Attualità - 19 luglio 2025, 07:00

Grazie dei Fior. Dopo 40 anni termina l'attività di Carla e Mauro "Al Canton" di Corso Casale [FOTO]

Dai fiori venduti dal nonno a Porta Palazzo al "Negusiet" in via Monteu Da Po. Ma a settembre un nuovo futuro nello spazio di Madonna del Pilone

Carla e Mauro Garelli, storici titolari de "Al Cantun d’le Fiur"

Chiuderà, come di consueto, nel giorno di Sant’Anna, il 26 luglio, Al Cantun d’le Fiur di Corso Casale. La data, ogni anno, coincide con la fine dell’attività estiva prima delle ferie e la riapertura a settembre. Ma questa volta c’è una novità. Dopo 40 anni Carla e Mauro Garelli, sorella e fratello, non saranno più dietro al bancone dello storico negozio di piante e fiori. 

Un presidio di colori e profumi, proprio all’angolo (cantun) con via Monteu da Po, e che guarda, con la sua insegna verde che sembra dipinta a mano, la facciata della Chiesa Madonna del Pilone che dà il nome al quartiere sulla sponda destra del Po, verso la collina. 

Decenni di lavoro in una zona della città che è mutata molto dal punto di vista commerciale, con tante piccole realtà imprenditoriali che stanno sparendo. 

Un quartiere che perde commercio

“Qui un tempo sembrava un paese - spiegano Mauro e Carla - chi si fermava per poi andare verso il centro diceva ‘Ora andiamo a Torino’, perché sembrava un mondo a parte. C’erano macellai, farmacie, una rivendita di polli... Tutte realtà con cui collaboravamo e ognuno faceva lavorare l’altro. Ora è cambiato tutto.”

Testimoni del cambiamento essendo tra i pochi ad aver mantenuto, così a lungo, un’attività in questa zona del quartiere. Le cause sono note: l’e-commerce, una condizione economica non favorevole, ma anche, più in generale, un cambio nelle mode e nelle abitudini delle persone.

“Quando abbiamo iniziato c’era più voglia di bello - spiegano - vendevamo molto 'reciso', perché si aveva piacere di avere in casa dei fiori per abbellire lo spazio dove si viveva. Anche le ricorrenze sono mutate: alle prime comunioni si vendeva quasi al pari dei matrimoni. A Santa Maria si regalava un mazzo a chi faceva l’onomastico. Tutte usanze che ora si sono perse. Al contrario negli ultimi anni abbiamo venduto tantissime corone di alloro per le lauree."

Tra i primi a realizzare Kokedama

Eppure “Al Cantun” ha resistito ai cambiamenti sapendosi innovare nel tempo. Carla è stata tra le prime in città a realizzare il Kokedama, una tecnica giapponese, ora molto in voga, che consiste nel far crescere le piante in una sfera di muschio e terra, così da poterle appendere in casa, senza vaso. 



Negli anni, poi, si sono specializzati nella realizzazione di composizioni per ogni tipo di evento. Ma adesso è il tempo del riposo. Mauro, 62 anni, ha raggiunto l’età pensionabile, mentre Carla, 59, opererà come freelance ancora per qualche anno, vista la grande esperienza maturata nel settore. 

Dai fiori di Porta Palazzo al Negusiet

Una storia che parte da lontano. All’interno dell’esercizio è possibile ammirare una grande fotografia dove si vedono Carla e Mauro appena bambini, seduti in un campo di fiori. Un elemento che li ha accompagnati per tutta la vita in quanto Bartolomeo, il nonno, già produceva fiori nei campi di San Mauro Torinese, per poi rivenderli al mercato di Porta Palazzo. La stessa attività in campo è stata portata avanti dal padre Giovanni fino al 2000.

I figli dapprima collaborano in azienda e poi a Carla viene la ‘folgorazione' di aprire un negozio, proprio con i fiori che, insieme al fratello, ha respirato dai primi giorni di vita. Qualche pianta di famiglia e altri provenienti dal mercato centrale e così in un piccolo spazio di 40 metri quadri in via Monteau da Po è nato Al Negusiet d'le flur

L'ampliamento in Corso Casale

Poi nel 2000 l’ampliamento nel negozio dell’angolo, dove c’era una drogheria, in uno spazio triplicato e con un retro bottega. E lì la trasformazione “Al Cantun”, a pochi passi dal Po, sopravvivendo a ben tre alluvioni, che hanno messo a dura prova il negozio, mai andato distrutto. In mezzo altre difficoltà da affrontare come la concorrenza spietata della Grande Distribuzione Organizzata e della vendita online anche nel campo florovivaistico.

Ma la prova più dura è stata il Covid. Non tanto per l’aspetto economico (raccontano di aver venduto centinaia di piante di basilico in due giorni dopo il lockdown), ma più per ragioni famigliari, avendo anche avuto delle perdite. Gli stessi Carla e Mauro sono stati ricoverati nell’aprile del 2021 e hanno dovuto chiudere l’attività per due mesi. Ma i clienti affezionati non li hanno lasciati soli e una volta ritirata su la serranda sono tornati per supportarli e ricominciare.

Ma "Al Cantun" resteranno i fiori

Ora è tempo di mettere la parole fine.

“Un po’ ci dispiace”, confessano. Ma non si abbattono e vogliono celebrare questo momento con una festa insieme a tutti i clienti e aficionados in programma per sabato 26 luglio nel negozio dalle 10 e alle 18. Nell’ultimo giorno che, però, non sarà una chiusura definitiva. 

Da settembre un’altra fioraia entrerà nel “Cantun” di Corso Casale. Il testimone passerà ad Elena con il negozio che sarà chiamato “Cose e Fiori”. 

E, come si suol dire, se sono fiori… fioriranno.