Cronaca - 26 luglio 2025, 17:23

Fuoco al cantiere della Tav e sull’A32, autostrada bloccata: tensione dopo il corteo di Venaus [VIDEO]

Un gruppo ha colpito l’area lavori di Traduerivi, un altro ha appiccato un fuoco sul suolo autostradale. Salvini: "Nessuna tolleranza". Piantedosi: "Vergognoso". Cirio: "Atto di irresponsabilità". Meloni: "Con il decreto sicurezza potranno essere puniti con severità e fermezza"

Il corteo del Festival Alta Felicità a Venaus, in Val di Susa si conclude con disordini. Durante la sfilata, dove hanno partecipato migliaia di persone, di ogni età, senza tensioni,  due gruppi di militanti si sono staccati. Un primo procedendo verso il cantiere di Traduerivi col volto travisato, alcuni dei quali hanno scavalcato la recinzione e appiccato un fuoco all’interno con materiale edile.

Le immagini dell'incursione al cantiere (video di Adnkronos)
 

Un altro gruppo ha invaso l’autostrada Torino-Bardonecchia, all’altezza del cantiere dell’autoporto di San Didero. Qui sono state incendiate masserizie e sterpaglie e lanciate pietre verso un’auto della polizia, la quale avrebbe risposto con idranti. 

L’autostrada è stata bloccata. 

"Le azioni messe in campo oggi dal Movimento No Tav in tutta la valle dimostrano, ancora una volta, che esiste un’opposizione irriducibile, determinata a non assistere in silenzio alla distruzione del proprio territorio - è il commento affidato ai social dal movimento No Tav - È una difesa generosa e collettiva della montagna, della sua natura e della salute di chi qui abita ogni giorno. Un atto d’amore verso la nostra terra, di chi non si arrende e continua a lottare per un futuro che non è in vendita, né al servizio dei potenti né di interessi speculativi."

AGGIORNAMENTO ORE 21: Terminate le operazioni di bonifica, è stata riaperta poco fa in entrambe le direzioni l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, teatro oggi pomeriggio delle manifestazioni dei No Tav contro l’alta velocità ferroviaria, Torino-Lione. Nel pomeriggio l’arteria autostradale era, infatti, stata occupata da alcuni attivisti. Nel tardo pomeriggio e’ stata riaperta in direzione Francia e poco fa anche in direzione del capoluogo piemontese

Le dichiarazioni

"Atti di guerriglia urbana indegni di una Nazione civile, che non hanno nulla a che vedere con l’espressione del dissenso e che condanniamo con fermezza". Lo ha dichiarato il premier Giorgia Meloni. "Atti che, con il decreto sicurezza voluto dal Governo -sottolinea- potranno essere puniti con maggiore severità e fermezza"

"La libertà di manifestare non può mai trasformarsi in un attacco alla collettività e allo Stato" hanno commentato così i fatti avvenuti in Val di Susa, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Enrico Bussalino. "Bloccare un’arteria strategica, paralizzando il traffico e mettendo a rischio la sicurezza di cittadini e lavoratori, non è una forma di protesta ma un atto di irresponsabilità", poi hanno aggiunto il loro pieno sostegno a un'opera definita "fondamentale per lo sviluppo del Piemonte".

"La sinistra prenda le distanze in modo netto e senza ambiguità da chi fomenta l’illegalità e semina violenza: non si può continuare a chiudere gli occhi o a giustificare l’ingiustificabile. Questa non è protesta, è delinquenza organizzata”, ha commentato la vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino.

Per  la parlamentare di Azione Daniela Ruffino si tratta di "atti delinquenziali commessi da delinquenti". "Chi aggredisce lo Stato -  è il commento del senatore di Forza Italia Roberto Rosso  - e ostacola un’opera strategica come la Torino-Lione va perseguito con la massima severità."

"Altro che fermezza - è il commento di Silvia Fregolent, senatrice di Italia Viva - il governo fa propaganda con provvedimenti altisonanti, ma lascia le forze dell’ordine sole a gestire l’ennesima emergenza annunciata."

"Nessuna tolleranza per i violenti, massimo sostegno alle forze dell’ordine. Lunedì sarò in zona e porterò la mia solidarietà alle donne e agli uomini in divisa. Siamo determinati affinché questi malviventi siano messi in condizione di non nuocere", scrive intanto sui social Matteo Salvini, postando un video degli incidenti tra forze dell'ordine e No Tav.

"Semplicemente vergognoso - è il commento del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi - Dietro la facciata di un evento 'culturale' si è consumata l’ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende. E pensare che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il Decreto Sicurezza: oggi, di fronte all’ennesimo attacco premeditato e gratuito, quelle norme si dimostrano non solo attuali, ma assolutamente necessarie. Abbiamo bisogno di strumenti chiari e rigorosi per difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini".

“Gruppi travisati, violenti, perfettamente coordinati, hanno sfondato recinzioni, incendiato strutture, lanciato pietre e fumogeni contro le Forze dell’Ordine. Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana.", ha ancora aggiunto il capo del Viminale.

Sul caso è intervenuto anche il sindacato degli edili della Cisl. 

"Le condotte dei manifestanti sono gravissime e vanno stigmatizzate con forza: si tratta di episodi ripetuti che non possono e non devono essere sottovalutati. Vanno contrastati e condannati senza ambiguità, senza se e senza ma", hanno dichiarato i segretari generali della Filca-Cisl nazionale, Enzo Pelle, e della Filca-Cisl Piemonte, Mario De Lellis.

Ma anche il sindacato di polizia. "Parlare di dissenso pacifico sarebbe ignobile mistificazione. Non c'è discussione sulla legittimità delle proteste: qui si è consumato un crimine organizzato. Non richiamiamo alla tolleranza, ma al rigore: queste azioni vanno represse con ogni mezzo legale necessario, fino alla loro totale estinzione. Serve una forza di risposta che non sia solo reattiva, ma preventiva."

C'è chi però esprime solidarietà agli attivisti.

"Chi protesta contro un'opera che si può difendere solo in nome di un modello di sviluppo distruttivo e utile solo per chi fa profitti nel costruirlo, deve essere bandito in ogni modo e essere descritto a reti unificate come delinquente - a dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale piemontese di Rifondazione Comunista che ha espresso solidarietà ai feriti - chi oggi ha subito anche sul proprio corpo questo tipo di strategia dichiarata è parte di un movimento, che nonostante vari tentativi di disgregazione e annullamento, è in piedi per riaffermare un altro modo di vivere, lavorare e comunicare su un territorio".



 

Redazione