Attualità - 28 luglio 2025, 08:01

Sparite la scarpa di Manfre e la croce a lui dedicata al Colle Manzol

Gli amici del corridore le hanno riposizionate prima della Tre Rifugi

La scarpa e la croce riposizionate al Colle Manzol

“Una scarpa che non correva più, ma raccontava di chilometri, sorrisi, fatica”. E di amicizia. Così, in un post Facebook sulla pagina ‘Sentieri del Manfre’, gli amici di Claudio Manfredi, mancato nel 2020, hanno annunciato la notizia della scomparsa della scarpa e della croce posizionate al colle Manzol in suo ricordo.

“Un ragazzo del nostro gruppo sabato 18 ha provato il percorso della Tre Rifugi e, quando è arrivato al colle Manzol, ha visto che non c’erano più né la scarpa né la croce in legno, che avevamo messo ormai quattro anni fa. Siamo passati quindici giorni prima ed era tutto a posto”, racconta Sandro Caffaratti, presidente dell’associazione ‘Manfre Forever Run’, che dal 2022 organizza ogni anno a inizio aprile la gara ‘Trail del Manfre’ a Bricherasio in onore dell’amico Claudio, scomparso prematuramente.

Come è potuto succedere? “Non crediamo siano le intemperie e neanche un animale, che nel caso avrebbe strappato dei pezzi delle scarpe, ma non sarebbe riuscito a toglierle completamente. E le viti sono proprio state forzate. Ci è quindi venuto il dubbio che qualcuno l’abbia tolta intenzionalmente.”

Se così fosse altri interrogativi nascono in merito alle motivazioni che possono aver spinto a un gesto simile. “Per andare a 2700 metri per rimuovere sia le scarpe che la croce per Claudio, bisogna proprio volerlo. È difficile comprendere per noi che fastidio potessero dare. Se così fosse, in ogni caso, prima di portare via tutto in questo modo, come gruppo saremmo stati disponibili a parlarne e discuterne”, aggiunge Caffaratti.

L’associazione non si è arresa di fronte a questa violenza gratuita e sabato mattina, prima della corsa Tre Rifugi, che si è tenuta quel giorno, alcuni membri del gruppo sono saliti al Colle per riposizionare i nuovi simboli: “La mamma di Claudio ci aveva comunicato che aveva ancora un paio di scarpe dell’ultima Tre Rifugi che aveva corso e un ragazzo che aveva lavorato il legno della croce vecchia l’ha già rifatta”.

Sabina Comba