Nella notte di ieri nei principali accessi a Torino sono stati affissi cartelli con la scritta “Città gemellata con Gaza”. A rivendicare l'azione sono gli attivisti di CasaPound: un gesto simbolico volto a riaccendere i riflettori su una tragedia umana e politica che l’Occidente ha ormai imparato a ignorare.
“Non si tratta di una provocazione sterile né di uno scherzo dal sapore grottesco – chiarisce il movimento in una nota ufficiale – bensì di un’azione diretta, tesa a incrinare il muro dell’indifferenza e delle narrazioni prefabbricate con cui da mesi si cerca di edulcorare una vera e propria invasione. Il valore dell’iniziativa è chiaramente simbolico, poiché nessun gemellaggio è stato formalmente deliberato; ma proprio in questo risiede la sua forza: nell’imporre uno sguardo diverso, non omologato”.
“In un’epoca dominata dalla geopolitica da tastiera e dagli hashtag usa e getta – prosegue la nota – abbiamo scelto di affermare una verità scomoda nella maniera più essenziale possibile: Gaza esiste. E non può più essere ignorata da chi si ostina a voltarsi dall’altra parte”.
“Se questo cartello farà discutere – conclude il movimento – allora avremo raggiunto il nostro scopo. Perché ciò che non possiamo più permetterci è il silenzio”.