Economia e lavoro - 14 agosto 2025, 08:43

Bottega non tradisce il Prosecco di Valdobbiadene ma guarda anche a quello di Conegliano

Una delle nostre maggiori aziende vitivinicole, Bottega S.p.A., si stacca, almeno in parte, dal Valdobbiadene e punta sul Prosecco di Conegliano, scatenando non poche polemiche in un territorio, quello trevigiano, da sempre dedito al Prosecco, vino che oggi è arrivato, in taluni casi, a sorpassare lo Champagne.

Una delle nostre maggiori aziende vitivinicole, Bottega S.p.A., si stacca, almeno in parte, dal Valdobbiadene e punta sul Prosecco di Conegliano, scatenando non poche polemiche in un territorio, quello trevigiano, da sempre dedito al Prosecco, vino che oggi è arrivato, in taluni casi, a sorpassare lo Champagne.

Sandro Bottega, presidente dell’azienda che porta il suo nome, nel giorno in cui registra un primo semestre 2025 con risultati positivissimi (+5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con ampliamento del giro d’affari sia in Europa che negli Stati Uniti), afferma che, nonostante Valdobbiadene sia il simbolo del Prosecco di qualità, sta diventando anche l’emblema di un’immagine troppo legata alla tradizione.

La sua azienda sposterà dunque le attenzioni sulle colline di Conegliano, dove il Prosecco è stato inventato, dove la qualità è più armonica, forse con meno fragranze, ma con una maggiore sapidità che lo rende un vino da bere non solo come aperitivo, ma a tutto pasto.

Così, dopo aver affittato per lunghissimo periodo un’ampia fascia di terreno per lavorare direttamente le uve, Bottega inizierà a ottobre a immettere questo nuovo Prosecco sul mercato.

Ha altresì annunciato che, entro l’anno, inaugurerà altri quattro Prosecco Bar a San Paolo del Brasile, Tokyo, Londra e alle Maldive.










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Giorgio Naccari