Attualità - 20 agosto 2025, 18:41

‘Mamma’ dei piccoli danzatori, a casa sua nacque Tuttomele: Cavour ha perso Ida Galvagno

Storica commerciante, a fianco del marito Nanni Vignolo, è stata anche una delle protagoniste della vita culturale e sociale del paese

Da sinistra Ida Galvagno con l'amica Silvia Ghirardotti

Il ballo sotto la neve in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006 a Cesana, avvolti nei costumi folkloristici che lei stessa contribuiva a creare. La cena a casa sua nel 1980, quando attorno al tavolo nacque l’idea di dar vita a Tuttomele. Scomparsa ieri, martedì 19 agosto, a 78 anni, Ida Galvagno è stata una delle protagoniste delle attività culturali e sociali di Cavour, spesso a fianco del marito, l’ex presidente della ProCavour e vicepresidente dell’Unpli (Unione nazionale pro loco d’Italia) nazionale Nanni Vignolo, morto nel 2008.

“Storica commerciante cavourese, Ida era una persona sempre presente alle manifestazioni e, assieme al marito, ha fornito un esempio di dedizione per il paese” afferma Leonardo Crosetti, vicesindaco con delega alle associazioni. Dedizione che hanno tramandato anche ai nipoti: “Cristiano è attivo nell’oratorio e nella ProCavour, mentre Alessio è un animatore dell’oratorio” aggiunge Crosetti. Prima da sola e poi con il figlio, inoltre, ha gestito per molti anni l’oreficeria Vignolo di Cavour.

Nella ProCavour, Galvagno ha affiancato il marito, senza mai mancare agli impegni, portando al tempo stesso un po’ di leggerezza, come ricorda con affetto la ProCavour: “Fino a quando c’era Nanni era una donna molto allegra e assieme all’amica, Silvia Ghirardotti, scriveva poesie in piemontese in occasione delle manifestazioni. Come tutte le nostre mogli, anche Ida doveva ‘tirare la carretta’ sostenendo il marito nei suoi impegni e contribuendo alla vita dell’associazione”.

A fianco di Ghirardotti, Galvagno è stata anche una dei pilastri dei Danzatori di Bram, nato nel 1989: “Loro due, assieme a mia moglie Ornella Primo e Miranda Lamberto, sono state le ‘mamme’ di tanti piccoli danzatori. Fino all’inizio degli anni Duemila, infatti, quando facevamo le trasferte di uno o due giorni per i nostri spettacoli, si prendevano cura anche dei bambini degli altri” ricorda il presidente del gruppo folkloristico Sergio Bunino.

Si occupava poi della realizzazione degli abiti tradizionali dei ballerini assieme all’amica sarta Ghirardotti: “Facevano delle ricerche sui vestiti e poi li confezionavano ma Ida era anche un punto di riferimento per curare l’ospitalità degli altri gruppi folkloristici durante i festival che organizzavamo a Cavour”. Galvagno è rimasta nel gruppo dei danzatori per una ventina d’anni: “Tra le ultime esibizioni mi ricordo quella a Cesana, l’anno delle Olimpiadi invernali, quando ballammo sotto la neve”. Come in ProCavour, anche sulla pista da ballo Galvagno voleva portare leggerezza: “Per stemperare la tensione prima delle esibizioni diventava scherzosa e cercava le battute che potessero farci ridere” aggiunge.

Sotto gli occhi di Galvagno sono cresciuti tanti ballerini ma anche alcune manifestazioni: “Tuttomele nacque nel 1980 proprio a casa di Ida e Nanni, durante una delle cene che in quel periodo avevamo abitudine di fare spesso tra di noi” aggiunge la ProCavour.

Il funerale si svolgerà domani, giovedì 21 agosto, alle 16, alla chiesa parrocchiale di Cavour.

Elisa Rollino