Attualità - 26 agosto 2025, 11:40

I lavori al Parco del Meisino tra progressi e critiche [FOTO]

Quasi terminata l'area giochi, ma il Comitato che difende il parco naturale denuncia la poca accessibilità del sentiero e il taglio delle piante

Dopo il via libera del Tribunale di Torino, procedono i lavori al Parco del Meisino ma non si placano le polemiche di chi è contrario al progetto.

A che punto sono i lavori?

I cantieri sono attualmente attivi in tre zone. All'inizio di via Nietzsche, all'ingresso del parco nei pressi del Ponte Diga, dove sarà realizzata la Passerella ciclo pedonale che unirà i due lati del Parco passando sopra corso Don Luigi Sturzo; a metà del parco, dove sono stati posizionati dei giochi per i bambini; all'ex Galoppatoio militare, in completa ristrutturazione, dove sarà costruito il Centro per l’educazione sportiva e ambientale.

Le critiche del Comitato

Il Comitato Salviamo Il Meisino - dopo aver provato a rallentare i lavori e a presentare un ricorso al Tribunale dove chiedeva di fermare i lavori in attesa degli approfondimenti sull'impatto ambientale del progetto - continua però a dare battaglia e a rispondere punto per punto al Comune.

L'accessibilità del sentiero e il taglio del verde

Una prima critica riguarda il nuovo sentiero in ciottoli e ghiaia, meno accessibile del precedente in terra battuta. Dal Comitato segnalano la difficoltà di procedere per carrozzine, persone con difficoltà motoria ma anche più problemi per le biciclette. Anche il taglio degli alberi - circa trenta specie di alberi di Sant'Andrea a inizio mese - e del verde per fare spazio all'ampio terreno delle aree giochi sono finiti al centro delle critiche del Comitato.

Infine, dito puntato contro il Comune per quanto riguarda piantumazioni e abbattimenti. Il Comitato ha criticato i numeri dati dalla Giunta sui nuovi alberi: quasi 32 mila dal 2022 a oggi ma, secondo loro, senza contare quelli abbattuti o morti. "Alla Colletta le imprese hanno piantato 3500 alberi, per ottenere crediti di carbonio, ma ne restano circa 900 - ha scritto il Comitato - Ammesso che 31.700 alberi siano stati piantati, molti meno sono oggi in vita e andrebbero decurtati dai crediti di carbonio concessi alle imprese. I nuovi alberi dovrebbero compensare le migliaia di abbattimenti, secondo il responsabile delle Alberate 2.500 nel solo 2023. Al Valentino si contano numerosi abbattimenti e molti dei 555 alberi piantati sono già morti. Nella propaganda il Comune enumera incrementi di verde, occultando le sottrazioni".