Cronaca - 27 agosto 2025, 17:58

Anche a Torino arriva la truffa online: falsi box Kinder e pacchi Barilla a 2 euro, attenzione al raggiro su Facebook

Post sponsorizzati con storie inventate attirano gli utenti a cliccare su link fraudolenti

Due delle truffe che girano via Facebook

"Mia figlia lavora in Kinder e mi ha parlato di una promozione segreta: con 2 euro ho ricevuto un box pieno di snack". Oppure: "Ho lavorato da Decathlon per sette anni, mi hanno licenziata, ma vi svelo un segreto: basta compilare un modulo per avere uno zaino The North Face a costo quasi zero". Sono solo alcuni degli esempi di post sponsorizzati che sempre più utenti si ritrovano a scorrere su Facebook e che hanno raggiunto anche il territorio torinese.

Regali fasulli

Si presentano come testimonianze personali, scritte in tono confidenziale, spesso con riferimenti a figli o ex posti di lavoro, e promettono cofanetti regalo, scatole di prodotti alimentari o accessori di marca a prezzi irrisori. Il tutto, ovviamente, corredato da un link dove compilare un questionario o lasciare i propri dati.

In realtà si tratta di truffe ben congegnate: i brand citati - da Barilla a Kinder fino a Decathlon - non hanno nulla a che vedere con queste promozioni. Le aziende stesse, come Barilla, hanno preso posizione ufficialmente: "Ogni concorso non annunciato dai nostri canali ufficiali è una truffa. Non cliccate e non inserite dati sensibili".

Non fornite i vostri dati!

Molti utenti, però, finiscono per cascarci. C’è chi, attirato dall’offerta, compila il form e viene invitato a pagare un piccolo contributo per la spedizione. In alcuni casi basta fermarsi lì per accorgersi dell’inganno; in altri, purtroppo, si rischia di lasciare i dati della carta di credito e cadere vittime di frodi ben più gravi.

Le segnalazioni alle autorità sono in aumento, ma il fenomeno corre veloce sui social e si adatta continuamente, sfruttando nomi di marchi famosi e la formula della “promozione segreta che pochi conoscono”.

Gli esperti invitano a non fidarsi mai di offerte che sembrano troppo belle per essere vere, a controllare sempre i siti ufficiali delle aziende e, in caso di dubbio, a segnalare subito i post sospetti.

Philippe Versienti