Domenica 21 settembre la scuola dell’infanzia di Buriasco festeggia il centocinquantesimo compleanno ma dalla sua nascita, di anni, ne sono passati almeno 155. La scoperta è stata fatta recentemente, dagli organizzatori dei festeggiamenti, durante le ricerche negli archivi del Comune. “Nel 1975 sono stati celebrati a Buriasco i cent’anni della scuola dell’infanzia, per questo, quest’anno, abbiamo deciso di organizzare il centocinquantesimo compleanno. Tuttavia i primi documenti presenti nell’archivio comunale che attestano la sua presenza risalgono al 1870” rivela Luciana Canovosio, membro tecnico del Consiglio d’amministrazione dell’associazione che gestisce la struttura.
I bambini di Coucurda, la donna del popolo
Quell’anno infatti era già presente in paese l’asilo, gestito da quella che viene ricordata come la signora Coucurda: “Secondo le fonti consultate fu lei che, nell’autunno del 1870, avviò l’attività” aggiunge Canavosio. Della signora si sa che era sposata con un uomo di Torre Pellice e veniva descritta come una ‘umile donna del popolo’. Nei primi tempi il servizio veniva offerto in una stanza di via IV Novembre.
Successivamente, nel 1880, l’asilo divenne ente morale e si spostò nei locali del Comune. Entrò in scena un’altra donna che segnò la storia della scuola: “Allora la maestra di riferimento era Candida Galletti che crebbe più di una generazione di bambini buriaschesi aiutata da sua sorella”.
Ancora una donna fu artefice di una svolta nelle vicende dell’asilo: “In archivio abbiamo ritrovato dei documenti che testimoniano diverse donazioni dei cittadini alla scuola ma una delle più importanti fu quella di Maria Allasino, vedova Ghirardi, che nel 1900 donò l’edificio in via don Mensa in cui la scuola è tuttora”. La struttura venne poi ristrutturata negli anni Trenta e nel 1970 quasi completamente ricostruita: “Le spese vennero pagate con le donazioni della popolazione e il nuovo asilo venne inaugurato nel 1971”.
Suor Carmelina ‘cambia musica’
Fino alla fine del Novecento, l’asilo venne gestito dal parroco e da un Consiglio di amministrazione che si occupava anche del Ricovero Consolata. Dal 1898 al 1980 l’attività venne garantita dalle suore: in quel periodo la struttura divenne anche un centro di aggregazione per il paese.
“Una delle prime ad arrivare a Buriasco fu Suor Eugenia che alcuni ricordavano fosse un’insegnante austera” racconta Canavosio. Poi giunse quella che restò nel cuore di molti bambini: “Suor Carmelina rimase con noi per tantissimi anni e non faceva solo la maestra: organizzava spettacoli anche con gli adulti, corsi di cucina, prove di canto. Fu lei a istituire la filarmonica femminile di Buriasco”. A quei tempi l’asilo divenne un punto d’incontro per tutta la popolazione: “Veniva utilizzato anche per le riunioni come quella dei membri dell’azione cattolica. In quel periodo le suore furono a servizio di tutta la comunità”. Con suor Bertilla si chiuse il loro periodo di gestione della scuola.
La crisi e l’acquisizione del Comune
L’asilo di Buriasco è una scuola paritaria gestita in convenzione dall’associazione scuola dell’infanzia perché l’edificio è di proprietà comunale: “Nel 2000 si prese atto che le spese di gestione erano troppo alte così il Comune acquisì i locali – spiega Canavosio –. È quindi lui a garantire la manutenzione”. Il problema delle spese continua a essere preponderante: “Ci fu un periodo in cui valutammo l’idea di interrompere la gestione, e il Comune avrebbe quindi potuto chiedere l’apertura di una scuola statale in paese – rivela –, ma il rischio sarebbe stato di perdere una sezione”.
Attualmente la scuola può accogliere fino a cinquantadue bambini: “Negli ultimi anni stiamo raggiungendo la capienza massima perché l’istituto viene scelto anche da famiglie residenti fuori dal paese attirate dall’offerta formativa, dalla nostra ‘estate bimbi’, e dagli orari estesi. Alcuni dopo aver frequentato, sempre qui, il micronido”. Buona parte dei bambini continua poi le elementari e le medie nelle scuole pubbliche di Buriasco.
Incognite e speranze per il futuro
Sono 10 attualmente le persone impiegate nell’asilo, tutte donne: “Tre sono le insegnanti e la nostra mensa fornisce il pasto fresco anche alle elementari e alle medie”. Completamente femminile inoltre il consiglio di amministrazione alle prese con la sfida del futuro: “Le spese sono sempre tante ed è difficile pareggiare i conti. Dobbiamo impegnarci a trovare idee nuove per finanziare la scuola che ormai è diventata punto di riferimento anche per i volontari buriaschesi che contribuiscono a piccoli lavori, come il taglio dell’erba, e per i giovani studenti che ospitiamo per i tirocini”.