Viabilità e trasporti - 02 settembre 2025, 13:14

Traffico davanti alla scuola Regina Margherita: “Si valuti un divieto temporaneo di accesso”

La richiesta del M5s: “Auto in doppia fila e residenti bloccati, serve segnaletica”

Traffico congestionato, doppie file e disagi per i residenti: succede in via Casana, davanti all’istituto magistrale di Stato “Regina Margherita”, soprattutto durante gli orari di uscita degli studenti. A segnalare il problema è il Movimento 5 Stelle della Circoscrizione 8, che ha presentato un’interpellanza per chiedere l’istituzione di un divieto temporaneo di accesso ai non residenti nelle fasce orarie più critiche.

La proposta del M5S

I consiglieri pentastellati Vittorio Francone e Raffaella Pasquali sottolineano come la situazione, con auto ferme in doppia fila in attesa degli studenti, crei “notevole traffico e conseguente disagio per l’accesso alle auto dei residenti”, ricordando che la via è a doppio senso di marcia. Da qui la proposta: introdurre, in ingresso e uscita da scuola, un divieto di transito alle auto, con eccezione per residenti e mezzi di soccorso, accompagnato da apposita segnaletica.

Il modello di riferimento è quello già attuato davanti all’istituto comprensivo “Via Sidoli”, dove da tempo è stata istituita un’area “car free” per ridurre la presenza di veicoli e migliorare la sicurezza di studenti e famiglie.

Dossi per rallentare il traffico

L’interpellanza chiede anche di valutare l’installazione di dossi rallentatori “tipo cuscini berlinesi” in corrispondenza della fermata del bus 6222 di via Passo Buole, in entrambi i sensi di marcia, considerata la vicinanza del Regina Margherita.

La replica della Circoscrizione

Il coordinatore alla Viabilità della Circoscrizione 8, Alberto Loi Carta, non ha nascosto la complessità del problema: “Via Passo Buole è sempre molto trafficata, e finché non riapre il sottopasso del Lingotto la situazione resterà complicata. Possiamo comunque avviare una verifica con gli uffici del settore Viabilità per capire se esiste la possibilità di intervenire”. Il tema resta aperto.