Cultura e spettacoli - 11 settembre 2025, 07:05

Erik Kessels a Torino per le Gallerie d’Italia: “Con l’AI, proietto 60mila foto d’archivio in un’unica immagine”s [FOTO]

L’installazione dell’artista olandese visibile fino al 7 ottobre: “L’intelligenza artificiale fa paura, ma può essere usata in modo costruttivo”

Erik Kessels sbarca a Torino alle Gallerie d’Italia

Sessantamila foto dell’Archivio Publifoto che grazie all’intelligenza artificiale si trasformano credendo un’unica immagine in movimento. È l’installazione multimediale dell’artista visivo olandese Erik Kessels che anima fino al 7 ottobre la sala immersiva delle Gallerie d’Italia.

Per 30 minuti il carosello di immagini mostra la storia d’Italia attraverso scatti di eventi sportivi, della cronaca e dell’attualità a partire dagli anni ‘30 fino agli ‘80. 

Ad accompagnare le immagini una colonna sonora contemporanea realizzata appositamente dall’inglese Robin Rimbaud e dall’italiano Stefano Pilla.

Qualche anno fa sono stato invitato a fare un’interpretazione dell’Archivio - racconta Kessels -. Avendo questa sala immersiva ho pensato a quanto sarebbe stato bello mostrare una parte dell’interno archivio in un’unica foto. Ovviamente non sarebbe possibile senza la tecnologia di oggi. Il risultato è una proiezione da trenta minuti in cui non ci sono confini. È un’esperienza in cui tutte le tecniche, dalle foto in bianco e nero analogico, si mischiano con quelle dell’intelligenza artificiale. Mostriamo un archivio storico in una chiave più contemporanea. Nei prossimi due o tre anni, potremmo avere il 60% di immagini non umane. Qui vediamo immagini fatte con le fotocamere mostrate grazie allintellliggenza artificiale. Credo che questo sia il modo corretto di usare questo programma.”

Uno strumento quello dell’intelligenza artificiale che secondo l’artista deve rimanere uno strumento: “Credo che tutti dovremmo avere paura dell’intelligenza artificiale e credo che ci dovrebbe essere una maggiore regolamentazione a riguardo.  Ma se lo usiamo come strumento dopo aver avuto un’idea, può essere utile e possiamo fare cose bellissime. È lo stesso come usare una fotocamera o un computer”.

Per Kessels l’installazione multimediale non è la prima occasione di passaggio in città: “Sono molto spesso a Torino. Vado di frequente al Baloon per trovare oggetti e elementi per il mio lavoro, è una città molto ricca per il mio lavoro”.