Politica - 11 settembre 2025, 11:35

"Starà facendo un pom...o", bufera sulle parole del vicepresidente dem alla collega. Il PD: "Pera si deve dimettere"

Frasi sessiste durante il Consiglio di Circoscrizione 8: dal segretario Mazzù all'assessore Foglietta netta presa di posizione

Bufera sulle parole del vicepresidente dem alla collega in Circoscrizione 8

È "Me Too" nella Circoscrizione 8, dove il Vicepresidente Dario Pera è accusato di aver pronunciato una frase sessista all'indirizzo della collega del PD Noemi Petracin. Ed ora il Partito Democratico di Torino, per voce del Segretario Metropolitano Marcello Mazzù, chiede le dimissioni dell'attuale coordinatore al Commercio. 

"Starà facendo sesso"

La vicenda risale a lunedì sera, quando durante la seduta pubblica del Consiglio della Circoscrizione 8 Petracin ha risposto con qualche secondo di ritardo all'appello finale. Il commento del collega Pera, in sottofondo, è stato: "Starà facendo un pom...o". Tempo qualche minuto e una consigliera di maggioranza ha raccontato quanto successo alla consigliera Pd che, forse, non si era accorta di nulla. Da lì il via alle polemiche a mezzo social.

"Ecco l'ennesimo esempio - commenta la consigliera dem su Facebook - di come alcuni si sentano legittimati ad utilizzare la sessualità per fare ironia sulle donne. È disgustoso sentire ancora battute di questo tipo nel 2025 ed è inaccettabile che questo avvenga in un contesto pubblico e istituzionale, di fronte ad una collega nella sua veste di amministratrice".

A schierarsi a fianco di Petracin tutto il PD Torino che, per voce del segretario Mazzù chiarisce: "Queste parole ed i comportamenti offensivi di natura sessista non colpiscono solo la persona direttamente interessata, ma rappresentano un’offesa a tutte le donne e alla nostra comunità democratica nel suo insieme".

Dimissioni immediate di Pera

Per questo Mazzù ha mandato una lettera che chiede le dimissioni immediate di Pera da tutte le cariche istituzionali ora ricoperte. "Certi comportamenti non possono essere tollerati e vanno respinti con decisione" chiosa. 

Lo Russo: "Linguaggio intollerabile"

Ad esprimere vicinanza a Noemi Petracin anche il sindaco Stefano Lo Russo, che commenta: "È stata vittima di un'azione intollerabile". E sulla scorta di Mazzù, anche il primo cittadino chiede le dimissioni di Pera. "Questo linguaggio è intollerabile sempre, a maggior ragione all’interno del Pd", conclude.

Ad associarsi l'assessore alla Mobilità Chiara Foglietta, che commenta: "Che praticare del sesso orale nel 2025 sia ancora considerato un tabù o venga usato per denigrare una donna, ancorché consigliera da un collega, è inaccettabile". 

E Nadia Conticelli, presidente del Partito Democratico del Piemonte e consigliera regionale, concorda: "La solidarietà alla nostra consigliera della Circoscrizione 8, Noemi Petracin, competente e battagliera, vorremmo poter dire che è “scontata”. E invece siamo ancora qui a doverci indignare, ad alzare la voce pubblicamente, anche per tutte le donne che la voce fanno fatica a trovarla". E ancora: "Non ci sono proprio attenuanti questa volta, perché il consigliere Dario Pera non solo appartiene alla stessa maggioranza ma allo stesso partito, cioè una comunità politica che esprime dei valori e li traduce in azioni conseguenti".

Ad esprimere solidarietà a Petracin anche la capogruppo Sinistra Ecologista Sara Diena, il consigliere Emanuele Busconi e la coordinatrice della commissione verde Circoscrizione 8 Giovanna Garrone: "Le dinamiche di sessualizzazione e oggettificazione delle donne, base della piramide della violenza di genere, devono da tutti essere considerate intollerabili, e contrastate con forza a partire dai contesti istituzionali".

Solidarietà anche da Cera e Ravinale (Avs): "Esprimiamo la nostra solidarietà alla consigliera Petracin per l'incredibile insulto sessista ricevuto da parte di un collega.  La piramide della violenza si decostruisce anche con l'attenzione a questi episodi, che molti ancora derubricano in modo insopportabile a "battute" che le donne devono saper accettare. Serve un'azione di prevenzione culturale che educhi al rispetto e che dica chiaro che le donne sono autodeterminate e libere di compiere le loro scelte, e che la violenza di genere non può mai essere "comprensibile".

Vicinanza alla collega anche dal presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano: "Quanto accaduto durante l'ultima votazione in Consiglio lo ritengo grave, offensivo e lesivo nei confronti non solo della tua persona, ma di tutte le donne impegnate in politica e non, spesso vittime di violenze lessicali e verbali. Auspico che simili episodi non debbano più accadere, soprattutto in un consesso pubblico ed istituzionale in cui noi tutti per primi, siamo chiamati nel dare l'esempio di rispetto verso un'intera Comunità". 

Dibattito alla Festa dell'Unità 

"Attendiamo le sue dimissioni spontanee e sono contenta che il mio partito, attraverso il suo segretario, abbia immediatamente condannato l'accaduto e ne abbia chiesto le dimissioni da tutti gli incarichi" conclude Foglietta, che domani sera sarà tra le protagoniste di un dibattito alle 21 alla Festa dell’Unità, in piazza d’Armi, all’evento organizzato dalle Democratiche torinesi “Contro il sessismo istituzionale: come si cambia la politica”. 

Sul palco anche Mara Milanesio, Alice Arena, Elena Banin, Paola Berzano, Gabriella Colosso, Angela Grimaldi, Germana Lionello e Silvia Lorenzino.