Si darà nuova vita agli abiti usati, si faranno laboratori e si coltiveranno sostenibilità e solidarietà. Con questi obiettivi, partirà verso fine mese la sartoria del riuso di Torre Pellice.
Trova casa nel locale al piano ammezzato di via Repubblica, un tempo sede del servizio di ripetizioni scolastiche ‘Legg-io’. Il Comune di Torre Pellice lo ha affidato all’associazione internazionale Fuorimoda.
La scelta di Torre Pellice non è casuale come racconta Samuele Marteno, vicepresidente dell’associazione: “Qui c’erano già legami con associazioni, scuole e persone che conoscevamo. È un territorio più piccolo rispetto a una grande città, ma proprio per questo c’è la possibilità di costruire da subito relazioni concrete e portare la sostenibilità al centro della comunità”.
All’interno del nuovo spazio non ci saranno semplici stanze, ma un vero e proprio percorso sensoriale pensato per avvicinare i visitatori al mondo del riciclo tessile. Nella prima sala ci sarà la selezione dei materiali – tessuti organici, naturali, sintetici – che verranno poi lavorati nella seconda, dove si passerà alla creazione di cartamodelli (degli ‘schemi’ su carta dell’abito) e al cucito. L’ultima sala sarà dedicata all’esposizione dei capi frutto di recupero e creatività, destinati a essere indossati o mostrati. Mentre alcuni verranno donati a realtà che seguono persone in difficoltà.
L’idea, come racconta Marteno, è quella di costruire uno spazio che non sia solo laboratorio ma anche esperienza: “Non vogliamo solo cucire abiti, ma mostrare come un tessuto in disuso possa rinascere. Il percorso vuole coinvolgere tutti i sensi e stimolare la curiosità di chi entra”.
Lo spazio sarà aperto sia ai cittadini che alle scuole, con laboratori a offerta libera. Per gli studenti sono previste mezze giornate di attività: metà classe impegnata nel laboratorio pratico, l’altra a scuola per approfondimenti teorici, in modo da integrare manualità e riflessione. Per adulti e ragazzi, invece, sono in programma workshop a piccoli gruppi, con durata variabile: da cicli di un mese con incontri settimanali fino a laboratori intensivi dedicati alla creazione di un singolo capo o accessorio oppure come trasformare una giacca in borsa.
L’obiettivo è ambizioso: creare una rete diffusa di punti di raccolta e recupero tessile, collegando enti, associazioni e realtà commerciali, fino a costruire una vera mappa della sostenibilità. Chi vorrà potrà contribuire donando i propri vestiti inutilizzati, che diventeranno materia prima per i progetti sartoriali. Torre Pellice diventa così un primo nodo solo per dare nuova vita ai tessuti ma anche al rapporto tra moda, territorio e comunità.
Fuorimoda non lavorerà da sola ma ci saranno realtà sartoriali del territorio come Essemme Studio, The Noie Studio e Rivelati, che hanno già preso parte a sfilate e che saranno presenti all’evento inaugurale di venerdì 12 e sabato 13 settembre. Inoltre, focale è stata la collaborazione con il FabLab di Pinerolo, che offrirà supporto tecnico nella personalizzazione dei capi con incisioni laser, ricami e stampanti 3D. Non mancherà la documentazione delle attività grazie a professionisti di Esse Production, impegnati in foto e video.