Politica - 15 settembre 2025, 11:03

Lo Russo: "Formazione continua per competitività in Europa, così si risponde alla crisi"

A Palazzo Civico confronto tra il sindaco e Roxana Minzatu, vicepresidente esecutiva per i diritti sociali della Commissione europea

"Una comune condivisione dell'obiettivo della formazione continua, come fattore di competitività in Europa.Torino ospita importanti istituzioni in questo settore". È questo il bilancio fatto dal sindaco Stefano Lo Russo sull'incontro di questa mattina a Palazzo Civico con Roxana Minzatu, vicepresidente esecutiva per i diritti sociali e le competenze, i posti di lavoro di qualità e la preparazione della Commissione europea.

"Attenzione Europa per Torino"

Sul fronte della formazione, l'Ue nel prossimo bilancio stanzierà risorse anche per le città, per favorire il miglioramento delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori. "Siamo davvero contenti - ha chiarito il primo cittadino - dell'attenzione che l'Europa mette su Torino. Anche così si risponde alla crisi". 

"C'è piena identità di vedute - ha poi precisato Lo Russo - rispetto all'esigenza di finanziare l'attività di formazione continua. In questo senso ci faremo parte attiva per coinvolgere tutti gli attori, sia quelli europei ma anche quelli locali, a partire dal Politecnico di Torino e dall'Università di Torino, che possono svolgere anche su questo campo un lavoro molto importante per mantenere competitivo questo territorio".

Visita alla Fondazione europea per la formazione 

Dopo l'incontro con il sindaco, Roxana Mînzatu si è recata all'Università di Torino e poi alla Fondazione europea per la formazione (ETF) presso Villa Gualino. Un momento di confronto su cui Pilvi Torsti, Direttrice dell’ETF, ha  commentato: "La presenza della Vicepresidente esecutiva a Torino, skills city dal respiro internazionale che ci ospita dal 1994, sottolinea la crescente attenzione che l’Unione europea dedica alle competenze, all’equità sociale e alla qualità del lavoro a livello globale". 

"È un’occasione preziosa per discutere come sostenere insieme sistemi di istruzione e formazione in grado di affrontare le sfide attuali, compreso il fabbisogno di manodopera qualificata proveniente da paesi terzi" conclude Pilvi Torsti.