Eventi - 25 settembre 2025, 10:57

A Torino riuniti i principali attori della bioeconomia circolare

Nel capoluogo piemontese si trovano i principali attori dell’economia che impiega come materia prima le risorse biologiche rinnovabili

Inizia oggi a Torino alla Cavallerizza Reale dell’Università il Forum internazionale sulle biotecnologie industriali e la bioeconomia organizzato dal Cluster italiano della bioeconomia circolare SPRING in collaborazione con Innvhub-SSI. Nel capoluogo piemontese si trovano i principali attori dell’economia che impiega come materia prima le risorse biologiche rinnovabili per parlare di chimica bio-based, biotech industriale, agro-food, bioenergie ma anche per affrontare tematiche di estrema attualità come l’esigenza di nuove politiche mirate, il ruolo delle infrastrutture di ricerca e l’impiego dei fanghi e del rifiuto organico per sviluppare nuovi bioprodotti innovativi. Tra gli interventi in programma: Novamont, NatureWorks, IFF, Stellantis, TotalEnergies Corbion, Lavazza, SMAT, IP e la Commissione europea.

 

La bioeconomia circolare rappresenta una leva strategica per coniugare sostenibilità ambientale, competitività industriale e coesione territoriale, ma ha bisogno di visione e strumenti di governance adeguati per sostenere il settore e tenere il passo con un contesto globale in grande trasformazione. È questo il messaggio centrale che arriva da Torino.

 

Catia Bastioli Presidente del Cluster Spring, afferma: “La bioeconomia circolare in quanto massimamente multidisciplinare e con le radici nei territori è in grado di connettere una pluralità di settori, includendo le comunità e innescando l’innovazione partecipata. La molteplicità di  tecnologie già sviluppate in Europa negli anni potrebbe permettere  di costruire  un network  di bioraffinerie per un’ampia gamma di bioprodotti in grado di non accumularsi in acqua e suolo, alimentando  nuove e vecchie filiere nei territori, valorizzando sempre più le diverse componenti della biomassa, gli scarti e i sottoprodotti. Tutto questo può garantire un uso efficiente delle risorse lungo tutto il ciclo di vita. Occorre tuttavia un cambio di paradigma istituzionale e culturale, che riconosca al settore un ruolo centrale nell’agenda europea. Molto del mancato sviluppo della bioeconomia circolare infatti è riconducibile ad un approccio normativo che applica regole dei settori tradizionali ai nuovi, con il rischio di ostacolarne la crescita e disincentivando chi vorrebbe investire in Europa. Ci auguriamo che l’EU Clean Industrial Deal così come la Revisione della Strategia sulla Bioeconomia, possano essere l’occasione  per  questa trasformazione. Con il nostro Cluster SPRING continueremo e mettere a sistema le esperienze virtuose per promuovere insieme un cambio di mind-set capace di abilitare un ecosistema europeo davvero diversificato, resiliente, competitivo e inclusivo, moltiplicabile anche in altre geografie.

 

Massimo Dal Checco Innovhub SSI  - Amministratore Unico di Innovhub - Stazioni Sperimentali per l’Industria – afferma «IFIB è un appuntamento strategico per valorizzare le potenzialità della bioeconomia come leva di innovazione, sostenibilità e sviluppo industriale. Come Innovhub SSI siamo orgogliosi di contribuire all’evento attraverso l’organizzazione delle sessioni di matchmaking internazionale nell’ambito della rete Enterprise Europe Network, che quest’anno coinvolgeranno anche investitori di rilievo da Europa, Asia e Stati Uniti. Una collaborazione concreta tra mondo della ricerca, imprese e istituzioni per favorire la nascita di nuove partnership e il rafforzamento delle filiere bio-based.»  

 

Cristina Prandi - Rettrice eletta dell’Università di Torino, afferma: «La bioeconomia rappresenta una delle grandi sfide e opportunità del nostro tempo. L’Università di Torino intende assumere un ruolo guida, mettendo a sistema ricerca d’eccellenza, formazione di nuove competenze e trasferimento di conoscenze. Vogliamo essere un laboratorio di idee e di azioni concrete, capace di connettere discipline, territori e imprese per accompagnare la transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile, inclusivo e innovativo, in cui l’università diventa protagonista del cambiamento».

 

Andrea Tronzano, Assessore alle Attività produttive, Internazionalizzazione e Attrazione investimenti, e Matteo Marnati, Assessore all'Ambiente, Ricerca e Innovazione, dichiarano:

"La Bioeconomia è un ambito in piena evoluzione e che apre grandi opportunità di sviluppo economico e territoriale. Soprattutto se declinata rispetto ai principi dell’economia circolare, può dare un contributo significativo all’affermazione di un’economia allo stesso tempo competitiva e sostenibile. Il Piemonte ha un contesto particolarmente interessante per lo sviluppo della bioeconomia, nel quale al sistema agroalimentare si affianca un sistema industriale, della ricerca e dell’innovazione ricco e vivace: l’ambito della Chimica verde è tra i più innovativi e competitivi in Italia e in Europa, con attori di livello globale, il sistema della ricerca vanta competenze scientifiche di altissimo livello e collaborazioni sempre più diffuse con le imprese. Per questo siamo particolarmente lieti che il Piemonte, dopo quella del 2018, ospiti ora la quindicesima edizione di IFIB, in quanto piattaforma ideale per favorire il confronto tra imprese, ricerca e istituzioni. E' un’opportunità unica per valorizzare le nostre risorse locali e consolidare il ruolo della Regione come protagonista nella transizione verso un modello di sviluppo più verde e circolare, in coerenza con la nostra Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile e con la Strategia di Specializzazione Intelligente."

 

L’edizione 2025 in corso a Torino si avvale della collaborazione della Regione Piemonte, dell’Università di Torino, del Politecnico di Torino, dell’Environment Park, di Confindustria Piemonte e di Federchimica-Assobiotec.

Sul palco del forum che andrà avanti fino a domani ci saranno relatori provenienti da tutti i paesi europei, con una delegazione statunitense di altissimo profilo.

L’evento prevede anche incontri bilaterali grazie alla piattaforma di Enterprise Europe Network.

comunicato stampa