Economia e lavoro - 27 settembre 2025, 08:06

Giustizia e Fair Play: due temi di grande rilevanza per la società

La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione ha emesso una decisione cruciale per il processo “Marina Bis”

La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione ha emesso una decisione cruciale per il processo “Marina Bis”, che vede coinvolti alti ufficiali della Marina Militare Italiana accusati di omicidio colposo per la morte di diversi militari esposti all’amianto. La Corte ha annullato la sentenza di appello e ha disposto un rinvio per un nuovo giudizio, rinnovando l'attenzione sul dramma delle vittime di patologie asbesto-correlate. La vicenda ha avuto ampio eco, con la mobilitazione dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e dell’Osservatorio Vittime del Dovere, entrambi sotto la guida dell’Avv. Ezio Bonanni, che continuano a chiedere la bonifica integrale delle unità navali della Marina Militare.

Il caso Marina Bis: la giustizia si rinnova               

Il caso, che ha già avuto un'importante evoluzione con la sentenza della Corte Suprema di Cassazione nel 2023, riguardava la morte di un militare a causa di un cancro al polmone provocato dall'esposizione all'amianto. In questa nuova fase, la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione per i casi di mesotelioma, con la Corte di Appello di Venezia che dovrà rivedere la questione.

L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA, ha sottolineato che questa decisione è fondamentale non solo per il caso specifico, ma anche per affermare un principio di responsabilità civile del Ministero della Difesa. Le vittime di amianto, in particolare i militari, continuano a pagare un prezzo molto alto, con 1.236 casi di mesotelioma censiti fino al 2021 nel settore della Difesa. Per Bonanni, il rinvio della sentenza rappresenta un passo importante per il risarcimento delle vittime e per la prevenzione di futuri danni.

Il “Fair Play for Life” e la tutela della salute: un tema condiviso

Il tema della giustizia non riguarda solo i processi legali ma si intreccia anche con la cultura della prevenzione e della tutela, come sottolineato durante la conferenza “Fair Play for Life 2025”, tenutasi il 22 settembre scorso presso la Sala Giunta del CONI a Roma. Organizzato dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play, presieduto dal Dott. Ruggero Alcanterini, l’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni, atleti e associazioni per promuovere i valori dello sport e della salute.

In particolare, l’avvocato Ezio Bonanni, ancora una volta in prima linea come presidente dell’ONA, ha evidenziato il legame tra sport e salute, mettendo in luce anche le problematiche legate all’amianto nelle strutture sportive. Molti impianti, infatti, continuano a contenere materiali pericolosi, mettendo a rischio la salute degli atleti e del pubblico. Il fair play, secondo Bonanni, deve estendersi anche alla cura dell’ambiente e alla prevenzione dei rischi legati all'amianto.

La conferenza ha ribadito che il fair play non è un concetto limitato alle competizioni sportive, ma deve estendersi a tutte le sfere della vita quotidiana, comprese le istituzioni, le aziende e la società in generale. Il giornalista Massimo Lucidi, presidente della Fondazione E-Novation, ha parlato di come il fair play possa diventare un modello di comportamento anche per il mondo del lavoro, incoraggiando pratiche di trasparenza e rispetto reciproco.

Verso un futuro più sostenibile e inclusivo: l’impegno dell’ONA

In sintesi, sia il caso "Marina Bis" che la conferenza "Fair Play for Life" sono esempi di come la giustizia, la salute e la cultura debbano essere trattate con la stessa attenzione e serietà. L’impegno per la bonifica dell’amianto, la protezione dei diritti dei lavoratori e il rispetto dei valori sportivi sono tutte battaglie che parlano di un futuro più giusto, sostenibile e inclusivo, nonché i valori su cui si fonda l’operato dell’Osservatorio Nazionale Amianto - ONA APS. L’associazione, sotto la guida dell’Avv. Ezio Bonanni, da anni è al fianco delle vittime dell’amianto e di tutti i cancerogeni, al fine di tutelare la salute pubblica. Per tutti coloro che sono stati esposti a potenti cancerogeni, grazie al suo team di tecnici, medici e legali, l’ONA APS offre un servizio di consulenza gratuita al numero verde 800 034 294 e tramite i form online.

 

C. S.