S. Rita / Mirafiori - 27 settembre 2025, 11:20

Dal recuperano dei terreni alla fattoria con le mucche scozzesi: 6 anni di successi con gli Orti Generali [FOTO]

Il sopralluogo del Comune a Mirafiori Sud, dall'approccio ecosostenibile alla presenza degli animali

Gli Orti Generali di Mirafiori Sud, nati come progetto di progettazione partecipata, festeggiano sei anni di attività e risultati concreti nella promozione di spazi verdi produttivi. Situati su un’area precedentemente agricola e in parte abbandonata, gli orti rappresentano oggi un esempio di gestione sostenibile e inclusiva, con un impatto positivo sul quartiere e sulle famiglie coinvolte.

Il progetto ha visto un percorso lungo e accurato: dalla manifestazione di interesse del 2012, all’aggiudicazione del bando nel 2014, fino alla consegna delle chiavi nel 2018 e l’avvio dei lavori nel 2019. Con una concessione di 15 anni, il progetto è ora a metà del percorso, contando 264 orti, di cui 100 già assegnati a partire da marzo 2025.

Dalle mucche al gallo

Gli orti si caratterizzano per un approccio ecosostenibile: le recinzioni in legno di castagno, le bealere inerbite tutto l’anno a sostegno degli impollinatori, e la presenza di tre mucche scozzesi, galline e il gallo Sandro contribuiscono a creare un ambiente produttivo ma anche educativo e naturale.

Ogni orto è affidato nel rispetto di un regolamento attento alla sostenibilità: vietato l’uso di materiali plastici, linee guida sulla coltivazione e kit iniziale di assistenza per i nuovi coltivatori. 35 orti sono destinati a giovani sotto i 35 anni e 15 a persone in difficoltà, mentre la lista di attesa conta oltre 600 persone, con tempi che possono arrivare a due anni. "Noi - spiegano dall'associazione -, cerchiamo di capire se le persone sono interessate alla nostra orticoltura che richiede l’attenzione a un regolamento che per esempio vieta l’uso di materiali plastici. Facciamo per questo un controllo di gestione per far sì che il regolamento venga rispettato".

La bonifica

La gestione attenta degli orti - come hanno potuto constatare i consiglieri comunali in visita, insieme al presidente della 2 Luca Rolandi - include anche la bonifica dell’area vicino al torrente, un intervento durato un anno e mezzo dopo cinquant’anni di uso improprio, e la creazione di un polo didattico con un ettaro di fattoria, un ettaro di pascolo e tre ettari di orti complessivi.

Come sottolineano Stefano Olivari, paesaggista, e Matteo Baldo, sociologo dell’associazione Orti Generali Srl impresa sociale, "il progetto non solo valorizza il verde urbano ma coltiva educazione ambientale e benessere sociale, diventando un modello virtuoso di orticoltura urbana sostenibile".