Economia e lavoro - 01 ottobre 2025, 07:00

L’economia piemontese tira il fiato: con l’aerospazio e l’export Torino tra le prime della classe

I dati Unioncamere sul secondo trimestre 2025 mostrano un miglioramento della produzione dell’1,2%. Ma il clima resta prudente

Foto di archivio

L’economia piemontese si è rimessa in moto, anche se questo non basta a scacciare il clima di pessimismo che aleggia ormai da mesi, tra tensioni geopolitiche e crisi di settore.

Lo dice l’ultima rilevazione di Unioncamere Piemonte nel secondo trimestre 2025: la produzione è cresciuta dell’1,2%. “Nonostante le difficoltà che ancora persistono a livello nazionale e internazionale, il nostro territorio conferma la sua capacità di resistere. Questo risultato è frutto della tenacia delle nostre imprese, della lungimiranza degli imprenditori piemontesi e della forza del nostro sistema economico, che si conferma capace di affrontare le sfide con coraggio e determinazione”, dice Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte.

L’export traina il fatturato

In aumento anche il fatturato, che ha complessivamente registrato una progressione dell’1,9%, sostenuto soprattutto dalla componente estera, che è cresciuta del 4%, mentre il mercato interno non arriva al punto percentuale (+0,9%). Gli ordinativi totali sono cresciuti del 2,3% rispetto al II trimestre del 2024, grazie alle dinamiche positive registrate sia sul fronte domestico (+2%), sia al di fuori dei confini nazionali (+2,9%).

Il grado di utilizzo degli impianti è salito al 64,3%, oltre un punto e mezzo in più rispetto a quanto registrato nel periodo aprile-giugno 2024 (62,7%).

La spinta dell’Aerospazio

Tra i settori produttivi il risultato migliore è quello messo a segno dai mezzi di trasporto, che hanno registrato un aumento del 4,7%, sostenuto però esclusivamente dalla buona performance dell’aerospazio, a fronte delle contrazioni scontate dai settori della fabbricazione di autoveicoli e della componentistica.

È proseguita anche nel II trimestre del 2025 la serie di risultati positivi delle industrie alimentari e delle bevande, che hanno visto la performance crescere del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Superiori alla media regionale anche le progressioni della meccanica (+2,1%), legno e mobile (+1,5%) e delle industrie chimiche e plastiche(+1,4%).

Positivi, ma inferiori al punto percentuale appaiono anche i trend dell’elettricità ed elettronica (+0,6%) e della filiera tessile(+0,2%), che interrompe così la serie di risultati negativi che durava da oltre un anno. Unico comparto con il segno meno è quello dei metalli, che ha scontato una flessione della produzione industriale su base annua dell’1,9%.

Torino tra le migliori

Tutte le province piemontesi, a eccezione di Vercelli che ha registrato una tendenza piatta, hanno manifestato una progressione dei rispettivi livelli produttivi, ma solo per due territori su sette la crescita è risultata superiore al punto percentuale. La provincia di Novara ha registrato la performance migliore (+2,4%), ma Torino è al secondo posto con un +1,8%.