Quando le prime foglie iniziano a cadere e l’aria si fa più pungente, la natura entra nell’autunno, una delle stagioni più suggestive. È il periodo dei grandi spostamenti, dei cieli attraversati da stormi eleganti e dei tramonti colore dell’oro. Per chi pratica il birdwatching o desidera semplicemente avvicinarsi a questa pratica dell’osservazione, è il momento perfetto per scoprire la sorprendente vitalità che anima l’ambiente naturale.
Durante l’autunno, l’Italia diventa una vera e propria autostrada per le migrazioni. Nei cieli si possono ammirare le gru cenerine, che attraversano la penisola in grandi formazioni a V, e i falchi pecchiaioli, rapaci eleganti che si spostano verso sud dopo la stagione riproduttiva. Lungo le coste e nelle zone umide, si possono osservare aironi cenerini, garzette, pittime reali e svassi maggiori popolare stagni e lagune, prima della partenza. Nei boschi e nei giardini, invece, i protagonisti diventano i piccoli passeriformi; ovvero pettirossi, cince, fringuelli e scriccioli che animano siepi e rami, impegnati a cercare bacche per affrontare i mesi freddi.

Il birdwatching però non si ferma con l’arrivo dell’inverno. Anzi, è in questa stagione che la natura regala incontri di grande fascino. È la stagione dei tordi bottacci e dei merli acquaioli, che scendono dalle montagne verso i corsi d’acqua, e della albanella reale, che sorvola le campagne. Nelle lagune e nei porti, le acque si riempiono di anatidi come germani reali, canapiglie, alzavole e fischioni, che arrivano dal Nord Europa per svernare nei climi più temperati del Mediterraneo.
Lungo le coste adriatiche, specialmente nel Delta del Po e nelle saline di Comacchio, si possono osservare stormi di pavoncelle, piovanelli, chiurli e corrieri grossi, mentre nelle zone alpine si può avere la fortuna di incontrare il fringuello alpino, il sordone e la splendida coturnice. Anche il mare diventa teatro di osservazioni insolite. Sule e uriette si spingono più vicino alla costa, offrendosi alla vista degli osservatori più attenti.

Fare birdwatching tra autunno e inverno può regalare emozioni se si osserva la natura con pazienza, riscoprendo il legame con il mondo che ci circonda. L’importante è vestirsi pesanti, dato che si deve stare immobili a lungo e fornirsi di videocamera e binocolo. Il birdwatching è un’attività introspettiva, ma anche molto competitiva. In America, infatti, esistono veri e propri contest di birdwatching. I più noti sono i “Big Day” o i “Big Year”. Sono competizioni in cui i partecipanti cercano di osservare e documentare il maggior numero possibile di specie in un giorno, in un’area specifica o addirittura in un intero anno. Alcuni appassionati viaggiano per migliaia di chilometri, attraversando continenti, per aggiungere nuove specie alla loro “life list”, ossia la lista personale di tutti gli uccelli visti nel corso della vita. Divertente, a questo proposito, il film del 2011 “The big year”, con Steve Martin, Jack Black e Owen Wilson.
Il Birdwatching è dunque un’attività che crea legami, non solo con la natura, ma anche tra gli uomini, che si uniscono nel rispetto dell’ambiente. È una passione che fa bene a tutti.














