Oltre 1.600 firme contro la chiusura del poliambulatorio di via Le Chiuse sono arrivate oggi in Consiglio regionale. A consegnarle i cittadini del Comitato “Salviamo l’ambulatorio di via Le Chiuse”, preoccupati per il futuro della struttura sanitaria di San Donato-Campidoglio. A riceverli, tra gli altri, la capogruppo PD Gianna Pentenero: “Abbiamo accolto i cittadini che stanno lottando per difendere un presidio fondamentale”.
Nei giorni scorsi la Regione aveva confermato il ridimensionamento del poliambulatorio di via Le Chiuse. Rimarranno solo alcuni servizi – tra cui il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze e il Centro di Salute Mentale – mentre il resto verrà trasferito nella futura Casa di Comunità di via Pacchiotti, in zona Parella.
Il rischio rimane che l'ambulatorio venga smantellato, in base a una delibera regionale del 2022 che ne prevede il trasferimento nella Casa di Comunità di via Pacchiotti, l’unica presente in Circoscrizione 4.
Da via delle Chiuse a via del Ridotto
Ma via Le Chiuse non è un’eccezione. Spostandosi di circoscrizione, alla cinque, in Borgo Vittoria, il copione si ripete. “È lo stesso film già visto in via del Ridotto”, incalza la consigliera regionale Nadia Conticelli, che ha interrogato la Giunta Cirio sul destino dei servizi sanitari territoriali. Il nuovo polo di Lucento-Vallette “non può coprire da solo una Circoscrizione da oltre 120 mila abitanti”.
Il messaggio lanciato dai dem è chiaro: tagliare presìdi nei quartieri popolari significa colpire le fasce più deboli. Il PD rilancia la richiesta di una rete sanitaria diffusa, con strutture di prossimità e servizi accessibili: “In queste aree – conclude Conticelli – la fragilità non è un’eccezione, è la regola”.
"A pagare sono i più fragili"
“La Giunta Cirio sta smantellando pezzo dopo pezzo la sanità di prossimità, allungando le liste d’attesa e chiudendo i presidi più vicini ai cittadini” – proseguono Pentenero e Cerrato.
Nel mirino, ancora una volta, la decisione della Regione di chiudere ambulatori nei quartieri popolari, come quelli di via Le Chiuse e via del Ridotto. “A pagare il conto sono i più fragili – denunciano –. Tagliare questi servizi significa lasciare indietro chi ha più bisogno”.
Un disegno, quello della Regione, che secondo il PD smantella la sanità di prossimità, sacrificando l’accessibilità sull’altare dell’accentramento. E, per i dem mentre gli ambulatori di quartiere spariscono, i cittadini restano a mani vuote, costretti a spostarsi, a fare code, a rinunciare alle cure. “Così si abbandonano i territori e chi li abita”, accusano i dem. E la sanità, invece di avvicinarsi, si allontana.