Doveva essere una tranquilla passeggiata pomeridiana con il suo cane, ma ben presto si è trasformata in un incubo. Martedì pomeriggio, un pensionato di 80 anni è stato aggredito da due pitbull usciti da un varco della recinzione che circonda le ex piscine del parco Sempione, in Barriera di Milano. Da tempo, è noto a tutti, l’area è diventata un rifugio di spacciatori e tossicodipendenti tra degrado, risse e bivacchi notturni.
"Morso alla mano"
Secondo la ricostruzione, i due cani sono fuggiti da uno dei tanti buchi nella recinzione e si sono avventati sul cane dell’anziano. Nel tentativo di difenderlo, l'uomo è stato a sua volta morso (alla mano). Ferito ma non in pericolo di vita, è stato trasportato al pronto soccorso, dove i medici gli hanno suturato le ferite. Anche il quattro zampe è stato medicato dal veterinario.
L’episodio riaccende le polemiche
"Questi cani hanno già creato problemi in passato – spiega Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6 -, e abbiamo segnalato più volte la loro presenza alle forze dell’ordine. Se al posto di quell’anziano ci fosse stato un bambino, oggi parleremmo di una tragedia. Cani simili, in mano a certe persone, diventano vere e proprie armi".
In Circoscrizione 6 sono già state presentate due interpellanze per chiedere interventi urgenti: la prima sul circolo di via Desana, teatro di continue risse e schiamazzi; la seconda proprio sul tratto tra il parco Sempione e via Boccherini, oggi simbolo del degrado e dell’insicurezza. Ed è partita anche una raccolta firme, che ha raccolto già 1200 adesioni per chiedere maggiore sicurezza.
Le tende
Che il tema sicurezza non sia nuovo lo si capisce anche da un'altra denuncia: quella sul ritorno delle tende e delle baracche, lungo il lato delle ex fabbriche Carlin e Gondrand. Per accedervi i disperati bypassano le lamiere sul lato di corso Venezia. Praticamente un gioco di ragazzi per quella che, nonostante i puntualissimi controlli delle forze dell'ordine, resta ufficialmente una terra di nessuno. "Ci affidiamo ai cantieri della metro 2, nostra grande speranza" continua il presidente Valerio Lomanto.
















