L’Accademia Corale Stefano Tempia, la più antica associazione musicale del Piemonte e prima accademia corale nata in Italia, presenta una stagione ricca di appuntamenti che intrecciano passato e futuro, tradizione e sperimentazione. Un calendario celebrativo che si apre nel segno del 150° anniversario dell’istituzione, con eventi di grande rilievo e una prima esecuzione moderna di opere inedite di Stefano Tempia, conservate nel Fondo Tempia del Conservatorio di Torino.
La stagione si snoda attraverso un programma che mette in dialogo capolavori classici, composizioni contemporanee, giovani talenti e formazioni innovative, confermando la vocazione dell’Accademia di promuovere la cultura corale come esperienza viva e condivisa.
"Crediamo che la musica sia un ponte che unisce – spiega Isabella Oderda, presidente dell’Accademia – e vogliamo portare la voce della Tempia oltre i confini tradizionali, coinvolgendo pubblici sempre più ampi in spazi diversi". Il direttore artistico Luigi Cociglio sottolinea come "ogni concerto sia un’occasione di scoperta, un incontro fra radici e futuro dove la musica custodisce la memoria e si apre a nuove possibilità".
La stagione si apre l’11 ottobre al Conservatorio di Torino con Rencontres, un concerto che simboleggia l’amicizia e il dialogo tra la tradizione corale francese e italiana, ospitando il Chœur Région Sud e il Coro dell’Accademia con un programma che spazia da Lorenzo Perosi a Francis Poulenc e Charles Gounod.
Ottobre prosegue con Armonie inattese (27 ottobre al Teatro Juvarra), un concerto eclettico che vede protagonista il violoncellista Paolo Tedesco in un dialogo insolito con l’Orchestra a Fiati Giuseppe Verdi di Bra, proponendo brani dal Concerto di Friedrich Gulda a composizioni di Rimskij-Korsakov, Bernstein e Gershwin.
Novembre porta all’attenzione il contemporaneo con Trame Sonore Contemporanee (11 novembre al Teatro Vittoria), affidato a giovani interpreti formatisi al Conservatorio di Basilea e con un programma che esplora la musica d’avanguardia europea e internazionale, da Giacinto Scelsi a compositori emergenti di diversi continenti.
Il 24 novembre, la musica diventa veicolo di riflessione sociale nel concerto Melodie Intrecciate, dedicato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con il Coro femminile della Tempia e il Coro di Voci Bianche “A. Spinelli”, in un viaggio che unisce autori classici e contemporanei fino alle trascrizioni vocali di brani pop di Coldplay e ABBA.
Il 2 dicembre sarà la volta dei Giovani Talenti in Concerto, un momento di valorizzazione dei nuovi interpreti con sonate di Debussy, Respighi e Poulenc, mentre il 4 dicembre si tornerà alle origini con All’Ill.mo Sig. Tempia, concerto al Conservatorio di Torino dedicato al fondatore e alla prima esecuzione moderna di sue opere sacre e sinfoniche, accompagnato da un workshop storico e dalla presentazione del libro “Il tempo di Stefano”.
Il 2026 si apre con il ciclo Luce d’inverno (gennaio-marzo), un trittico di concerti che spazia dalla musica mozartiana interpretata da giovani talenti internazionali, a progetti cameristici di grande raffinatezza fino al debutto della nuova orchestra giovanile dell’Accademia con il Requiem di Mozart.
In primavera, la rassegna Voci di primavera riporta al centro la coralità con programmi che abbracciano Palestrina, Arvo Pärt e grandi cicli sinfonico-corali come la Fantasia Corale di Beethoven, per concludere in giugno con Il Festino del giovedì grasso avanti cena di Adriano Banchieri, eseguito dal Coro da camera dell’Accademia.
Un omaggio speciale alle celebrazioni per i 50 anni del Metodo Suzuki in Italia vedrà la partecipazione di 60 arpe sul palco in memoria di Gabriella Bosio, importante figura nel campo della didattica musicale.
Infine, la stagione accoglie anche nuove forme e interpreti con il debutto torinese dell’Open Sax Quartet, in un programma dedicato alle colonne sonore, confermando l’apertura dell’Accademia verso un panorama musicale sempre più ampio e inclusivo.
















