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Politica | 10 ottobre 2025, 16:22

Due Panda "green" e 28 mila euro di spesa: a Venaria scoppia la polemica sul car sharing comunale

I consiglieri Accorsi e Dei chiedono chiarimenti: "Si parla di mobilità sostenibile, ma gli uffici restano senza climatizzazione"

A Venaria scoppia la polemica sul car sharing comunale

A Venaria scoppia la polemica sul car sharing comunale

A Venaria scoppia la polemica sulla spesa pubblica dopo l’acquisto di due FIAT Panda ibride, presentate dal Comune come simbolo di mobilità sostenibile. La Coalizione Civica Venariese 2026 critica l’operazione, ritenendola un esempio di gestione poco oculata. Il 14 maggio 2025 l’Amministrazione ha affidato direttamente alla società 5T S.r.l. il servizio di car sharing “CinQue”, per un importo di 27.389 euro, con l’obiettivo dichiarato di innovare il parco mezzi comunale e incentivare forme di trasporto più ecologiche.

Le critiche dei consiglieri

"È opportuno far presente che c’è un dispendio di risorse economiche eccessivo che non serve a nulla – ha commentato il consigliere della Coalizione Civica Venariese 2026, Andrea Accorsi Queste due macchine sono costate quasi 28 mila euro: ma dopo che un cittadino le usa, per esempio per andare in stazione, come torna indietro? Inoltre, non è stato fatto alcun bando, ma ci si è rivolti a un soggetto già consolidato in Città Metropolitana".

Secondo Accorsi e il collega Andrea Dei, la questione non riguarderebbe solo il progetto di car sharing, ma un quadro più ampio di scelte economiche che meriterebbero attenzione. Nell’estate 2025, ad esempio, il Comune avrebbe speso oltre 24 mila euro in un solo mese per il noleggio di condizionatori portatili, necessari a raffrescare gli uffici pubblici ancora privi di impianti fissi.

Spese alte e priorità discutibili

Una cifra che, secondo i consiglieri, stride con l’investimento sulle due auto ecologiche. "Spendiamo decine di migliaia di euro per avere l’uso del mezzo anziché il mezzo stesso, e per climatizzare gli uffici solo per un mese – sottolineano Accorsi e Dei – Parlare di ‘cambiamento delle abitudini di mobilità’ con due vetture condivise appare piuttosto lontano dagli obiettivi dell’Agenda 2030".

I consiglieri avrebbero chiesto alla Giunta di valutare la sospensione della determina, verificare l’effettiva utilità del servizio e confrontare costi e benefici tra noleggio e acquisto diretto di veicoli ecologici. "Andiamo a spendere soldi pubblici quando il rischio di dissesto finanziario potrebbe essere dietro l’angolo – ha aggiunto Accorsi – Serve una riflessione seria sulla gestione economica e ambientale del Comune".

La proposta di Accorsi e Dei 

L’obiettivo, secondo i due consiglieri, non sarebbe quello di ostacolare la transizione ecologica, ma di renderla più concreta e meno simbolica. "Un vero atto green sarebbe stato sostituire i veicoli comunali obsoleti con mezzi ecologici, non affiancare due Panda a noleggio pagandole più del loro valore di mercato", concludono.

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