L’albero della legalità di Giovanni Falcone è arrivato a Torino. In particolare, all’interno del Grattacielo della Regione Piemonte: è stato consegnato questo pomeriggio, da parte dei rappresentanti del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano (provincia di Arezzo).
Si tratta dell’arbusto nato dalle gemme del Ficus macrophillacolumnarismagnoleides, che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato dalla mafia nel 1992. Simbolo di lotta per la legalità e tutela dell’ambiente, le gemme sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale.
“Trasparenza e rispetto assoluto della legalità è ciò che cerchiamo di applicare tutti i giorni nella nostra attività - dice il presidente della Regione, Alberto Cirio -, ma vogliamo anche trasferire questo concetto con gesti simbolici, come questo albero che accogliamo con partecipazione e soddisfazione".
"Abbiamo consegnato moltissimi alberi quest’anno, ma è la prima volta che ci succede con una Regione - dice il colonnello Alberto Veracini, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversita di Pieve Santo Stefano -. Questo è un albero che diventa enorme e qui, con spazio e luce, starà bene e crescerà”. “Portiamo una gemma di legalità perché è sempre meglio prevenire i reati, piuttosto che perseguirli. E quando si tratta di ambiente, il concetto vale ancora di più per l'ambiente".
"Conserviamo la simbologia particolare di seminare per trasmettere principi e valori - commenta l’assessore regionale alla Cultura, Marina Chiarelli -. Solo così possiamo fare nascere frutti importanti".
E l’assessore alle Politiche sociali, usura e beni confiscati Maurizio Marrone sottolinea come il Piemonte abbia anche istituito una giornata per la riconoscenza alle forze dell’ordine. "Un gesto simbolico, ma anche concreto: la pianta ricorderà il proprio messaggio simbolico a tutti i visitatori di un luogo che ospita convegni quotidianamente".
Conclude Andrea Tronzano, assessore regionale alle attività produttive: "I simboli sono imperanti, come l’agenda rossa del giudice Borsellino, per ribadire quanto certi valori siano fondamentali".
"Abbiamo unito le nostre forze per un obiettivo comune - ricorda il Colonnello Valerio Cappello del comando della Regione Carabinieri Forestale Piemonte -. Siamo qui per ribadire con la Regione un rapporto che dà frutti straordinari e questo albero ne è una sintesi meravigliosa".