A 𝐑𝐢𝐯𝐨𝐥𝐢 è stata approvata l’introduzione del 𝐬𝐚𝐥𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐦𝐨 di 9 euro l’ora per lavoratori e lavoratrici in tutti i bandi di gara per l’affidamento in concessione o assegnazione degli 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐥𝐭𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢.
Questo risultato è frutto di una mozione presentata dal 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐏𝐃 e dalla maggioranza di centrosinistra e 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞.
“Una misura concreta e immediata a Rivoli, con la speranza che il governo nazionale decida di renderlo realtà in ogni azienda del Paese.
Quando si parla di salario minimo non si sta parlando di un dettaglio tecnico, né di un cavillo sindacale. Si parla della 𝐝𝐢𝐠𝐧𝐢𝐭𝐚̀ delle persone, del valore del lavoro, della giustizia sociale. La mozione approvata in Consiglio Comunale non indebolisce i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), non li sostituisce, non li mette in discussione. Al contrario: li integra, li rafforza, li sostiene.
Il salario minimo è una rete di 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚. Una soglia sotto la quale non si può scendere, mai. 𝐸̀ 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑡𝑒𝑡𝑡𝑜. Significa che nessun lavoratore e nessuna lavoratrice potrà essere pagato meno di quanto stabilito come dignitoso. Ma i CCNL restano il luogo dove si costruisce di più: dove si aggiungono tutele, diritti, garanzie.
Oggi, troppe persone 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞. Troppe famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese nonostante il loro impegno quotidiano.
Questo non è accettabile in un Paese che vuole dirsi civile e moderno. Il salario minimo serve a fermare quelle aziende che competono al ribasso, sfruttando la fragilità dei lavoratori più deboli. Serve a dire con chiarezza che in Italia nessun lavoro può valere meno della dignità. 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐮𝐧 𝐬𝐚𝐥𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐦𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐢𝐟𝐫𝐚”.