Attualità - 29 ottobre 2025, 10:40

Flashback resta nell'ex brefotrofio di Torino fino al 2027: via alla proroga

Una novità che arriva nel cuore della settimana dell'arte contemporanea

Flashback resta nell'ex brefotrofio di Torino, in corso Giovanni Lanza 75, fino al 30 novembre 2027. Ieri la giunta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha prorogato di due anni la concessione dei locali all'associazione culturale.

Una novità che arriva nel cuore della settimana dell’arte contemporanea torinese, di cui Flashback è protagonista con un ricco programma di iniziative: mostre, fiere d’arte, residenze per artisti, attività ludico-aggregative, performance, concerti, presentazioni e seminari.

Mazzoleni: "Valorizzare il patrimonio inutilizzato"

Simbolo di questa vitalità è la Luce d’Artista che svetta dal tetto del padiglione C. "Riconoscere il patrimonio immobiliare della Città inutilizzato o sottoutilizzato come risorsa attiva da mettere al servizio della collettività – afferma l’assessore all’Urbanistica della Città di Torino, Paolo Mazzoleni – significa valorizzarlo come strumento di innovazione sociale. Riattivare questi spazi, anche in forma sperimentale, consente di rispondere a bisogni reali dei territori".

Gli usi temporanei

Al momento sono cinque gli usi temporanei attivi sul territorio: oltre al complesso di corso Lanza, figurano l’ex ufficio postale di piazza Don Pollarolo nel quartiere Le Vallette; il Castello di Lucento in via Pianezza 123, ex dimora sabauda oggi divenuta polo socio-aggregativo e culturale; il centro sportivo tra via Cigna 112 e via Cervino 22/A, dedicato al fitness, al benessere e all’integrazione sociale; e infine l’Ecocentro Amiat di via Massari, via Orbetello e via Reycend, nuovo centro di raccolta rifiuti gestito da Amiat.

 

Le modalità di attuazione degli usi temporanei sono state definite nella delibera promossa dall’Assessorato all’Urbanistica e approvata il 14 luglio 2022. Il provvedimento stabilisce che l’uso temporaneo riguardi beni privati in stato di degrado, abbandono o sottoutilizzo, destinandoli a iniziative di rilevante interesse pubblico, di durata limitata ma con potenziali effetti rigenerativi, senza modificare la destinazione d’uso dei suoli.