Economia e lavoro - 06 novembre 2025, 12:18

Farmacie private, trattativa bloccata con Federfarma: anche Torino scende in piazza

Davanti alla prefettura i lavoratori appartenenti a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. “Più salari e regole per servizi come vaccini e tamponi”

Farmacie private, trattativa bloccata con Federfarma: Torino scende in piazza

Anche Torino in piazza per chiedere la ripresa della trattativa sul contratto nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici delle farmacie private. Una protesta che riguarda tutta Italia (attese 60mila persone) e che in Piemonte conta circa 1600 farmacie private. Ma soprattutto uno sciopero che non si era mai verificato in passato.

Sotto la prefettura

I manifestanti si sono dati appuntamento sotto la Prefettura, dove sono stati anche ricevuti in delegazione. L’iniziativa vede in prima fila Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

La trattativa per il rinnovo del contratto nazionale è ferma dopo che l’accordo è scaduto ad agosto 2024. Ma al momento l’intesa con Federfarma appare difficile.

Salari e servizi 

I sindacati rivendicano soprattutto “il mancato riconoscimento di incrementi retributivi sufficienti a garantire il recupero del potere d’acquisto dei salari nel tempo sempre più impoveriti”, ma anche “l’assenza di adeguate soluzioni normative rispondenti alle caratteristiche professionali e alle crescenti problematiche legate alla complessa introduzione della cosiddetta farmacia dei servizi”.

“Trattativa ferma da un anno”

"Il contratto è scaduto un anno fa e dopo un anno è saltato - Ivano Franco, segretaria Filcams Torino - I punti critici sono un adeguamento nel triennio di 350 euro, ma la proposta non è mai andata oltre i 180. Lo scorso anno, rinnovi di contratti simili sono stati più alti. Lo scorso rinnovo accettammo un aumento solo di 80 euro e quindi c’è un’ulteriore porzione da recuperare"

Quanto ai servizi, “vaccini e tamponi sono attività che si aggiungono a quelle standard. Ma va normato sia professionalmente che economicamente. E anche su questo c’è un fermo no dalla controparte”.