Il progetto To Dream, il grande polo commerciale e del tempo libero sorto sull’ex area Michelin di corso Romania, torna al centro del dibattito. A settembre 2025, mentre la prima parte - quella del centro commerciale principale - risulta ormai completata e operativa, le fasi successive del progetto (cinema, hotel e palestra per dirne alcuni) restano ancora da definire con chiarezza.
“Il secondo lotto in ritardo”
A fare chiarezza sullo stato dei lavori è intervenuto l’assessore all’Urbanistica della Città di Torino, Paolo Mazzoleni, che ha illustrato in aula l’avanzamento delle tre fasi del progetto. “La prima parte, quella del centro commerciale, è terminata. La seconda, un Piano Esecutivo Convenzionato (PEC) che riguarda l’area adiacente a quella inaugurata, è ancora in corso di istruttoria, con un rallentamento che mi sembra evidente”.
Più avanti invece il terzo lotto, noto come ambito Cebrosa, un permesso di costruire convenzionato che si trova “in uno stadio molto avanzato di approvazione”. Si tratta di un intervento complesso, ha spiegato Mazzoleni, “perché prevede una valutazione di impatto ambientale legata al gran numero di parcheggi previsti”.
“Siamo prossimi al rilascio del permesso di costruire convenzionato - ha aggiunto l’assessore -. Il prossimo passaggio sarà l’approvazione, da parte della giunta, del progetto di fattibilità tecnico-economica delle opere di urbanizzazione”.
Il terzo lotto, ha poi precisato, “prevede l’insediamento di una grande superficie di vendita dedicata al fai da te e all’edilizia. Le tempistiche ora sono solo quelle di realizzazione dell’investimento, mentre per il lotto due non abbiamo al momento scadenze chiare”. Nel complesso, l’intero progetto To Dream prevede circa 1.300 addetti impiegati nel sito, tra attività già operative e nuove aperture.
Garcea: “Progetto incompiuto”
A gamba tesa è intervenuto il consigliere comunale di Forza Italia, Domenico Garcea, ricordando come To Dream fosse stato presentato come “un grande progetto commerciale e del tempo libero per rilanciare la periferia nord di Torino”. “Ma a distanza di tempo - ha sottolineato Garcea -, l’area appare solo parzialmente completata, con una viabilità complessa e il nodo di corso Romania ancora irrisolto”.