Nel novembre del 2021 aveva suscitato clamore l'avvio di un procedimento per concussione a carico del sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna. A distanza di quattro anni è arrivata l'archiviazione da parte del giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pubblico ministero.
Il primo cittadino ha commentato questa decisione sulla sua pagina Facebook. Rivolgendosi ai moncalierersi, sottolinea come "vi avevo informato di aver ricevuto un avviso di garanzia. Mi si accusava di concussione — un reato gravissimo, che significa abusare del proprio potere per costringere qualcuno, con minacce o pressioni, ad agire a proprio favore. L’inchiesta nacque da un esposto anonimo, dopo una riunione di maggioranza con consiglieri e assessori. In quella riunione si discuteva delle elezioni del Consiglio Metropolitano, e secondo alcuni avrei minacciato ripercussioni politiche per chi non avesse seguito le mie indicazioni di voto".
"Resta in me una ferita profonda"
Montagna sottolinea come "da subito dissi — e lo ribadisco oggi — che le minacce non fanno parte del mio modo di agire né di pensare. Ho sempre creduto nel confronto, anche duro, ma mai nella paura come strumento politico. Oggi, dopo quattro anni, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ha disposto l’archiviazione del procedimento: quello che è successo è una “normale prassi pre-elettorale, il fatto non costituisce reato”. Sono sollevato, sì. Anche se, dentro di me, non ho mai smesso un attimo di credere che la giustizia mi avrebbe reso giustizia".
Tutto è bene quel che finisce bene? Per Montagna non sarebbe la verità. "Questa vicenda mi lascia una ferita profonda, che mi ha cambiato per sempre. Perché la certezza di aver agito correttamente, oggi finalmente riconosciuta anche dalla legge, non basta a cancellare i momenti duri: la perquisizione in casa, in auto, il sequestro del cellulare, i titoli dei giornali, i commenti infamanti di chi intendeva soffiare sul fuoco".
"Ora si riparte con determinazione"
Poi il sindaco di Moncalieri invita tutti ad una riflessione: "Quando la politica dimentica il rispetto delle persone e dei ruoli, e trasforma il confronto in fango, perde credibilità. Tutti la perdono, non solo qualcuno. E a pagarne il prezzo sono le nostre Comunità, sempre più deluse, forse non a caso sempre più lontane da tesseramenti e urne".
"Ora si riparte. Con la stessa determinazione di sempre, e con un cuore più consapevole - conclude Montagna - Perché il viaggio per Moncalieri continua — e io intendo continuare a fare la mia parte, con onestà e passione".