Aurora / Vanchiglia - 10 novembre 2025, 15:40

Via Vanchiglia, la telecamera resta spenta: "Il problema malasosta non è risolto"

Foglietta risponde a Damilano: “Non può entrare in funzione, serve un piano più ampio”

Immagine di repertorio

Le telecamere di via Vanchiglia restano spente. Tutta colpa della malasosta che si sta rivelando una vera spina nel fianco dell’amministrazione comunale. Da marzo ad oggi, infatti, la situazione non è cambiata di una virgola. Anzi resta complicata: auto in doppia fila, corsie preferenziali occupate e telecamere che - ha ribadito la Città -, non possono entrare in funzione.

Telecamera accesa, ma non attiva

"La telecamera installata lo scorso settembre 2024 lungo la corsia riservata ai mezzi pubblici di via Vanchiglia è accesa, ma non ancora in modalità sanzionatoria. Insomma non è attiva". Lo ha confermato in Sala Rossa l’assessora alla Viabilità di Palazzo Civico, Chiara Foglietta, rispondendo a un’interpellanza presentata dalla consigliera comunale di Torino Bellissima, Silvia Damilano.

Questo perché - continua Foglietta -, la presenza continua di auto in malasosta non ci sta aiutando minimamente. La presenza della telecamera deve rientrare all’interno di un quadro più ampio volto a contrastare il fenomeno delle auto in doppia fila e, allo stesso tempo, ad aiutare i tram della linea 15 a un deflusso migliore”.

Secondo i dati raccolti dal sistema elettronico, la situazione è tutt’altro che marginale: nel mese di febbraio 2025 sono stati rilevati 2.620 passaggi di veicoli, saliti a 2.732 a marzo. Tutti, potenzialmente, casi di infrazione.

E viste le condizioni attuali - ha aggiunto Foglietta -, la telecamera resta spenta. Ma siccome a nessuno piace convivere con la malasosta, una soluzione va trovata e siamo tutti qui per lavorarci. E far sì che il 15 non venga ostacolato durante la sua rotta. Per altro anche i commercianti stanno cercando di darci una mano, convincendo i clienti a non parcheggiare in divieto”.

Mancanza di parcheggi e passi carrai

Ma la malasosta, secondo la consigliera Damilano, è anche una conseguenza strutturale. “Il problema è sempre lo stesso: le auto in doppia fila obbligano chi transita a passare nella corsia riservata. Forse la causa va ricercata nella carenza di parcheggi e nella necessità di più controlli e campagne di sensibilizzazione sul tema”.

C’è poi la questione dei passi carrai non automatizzati, che costringono molti residenti a fermarsi in doppia fila per aprire i portoni e accedere alle abitazioni. Anche questo fattore, apparentemente minore, genera congestione e nuove polemiche.