È finita al centro di un’interpellanza la questione del parcheggio e dell’accesso alla Società Canottieri Esperia-Torino, storico circolo sportivo affacciato sul Po, all’altezza della Gran Madre.
A sollevare il tema sono i consiglieri di Circoscrizione 8, Raffaella Pasquali e Vittorio Francone, che nel corso dell’ultimo Consiglio hanno chiesto al presidente di fare chiarezza sull’utilizzo - e sulle autorizzazioni - della via interna che conduce alla sede dell’associazione.
Secondo quanto riportato nel documento presentato lo scorso 14 ottobre 2025, la strada in questione - che collega corso Moncalieri 2 con l’ingresso dell’Esperia e i giardini Leone Ginzburg - sarebbe dotata di una sbarra elettronica controllata dal club, limitando di fatto l’accesso a terzi.
“Uso esclusivo? Vogliamo trasparenza”
Nell’interpellanza si chiede di chiarire in base a quale autorizzazione sia stato concesso alla società l’utilizzo esclusivo di quel tratto di via, che - a quanto risulta - non rientrerebbe formalmente nella concessione comunale. “Prima della sbarra - si legge nel documento - è presente un segnale che vieta l’accesso a tutti, tranne che a forze dell’ordine, ambulanze, nettezza urbana e veicoli diretti alle proprietà private. Ma di fatto, la strada serve anche i cittadini che frequentano i Giardini Ginzburg e il fiume”. I consiglieri chiedono inoltre se il parcheggio interno sia riservato ai soli soci dell’Esperia, e se non sia possibile aprirlo anche a chi utilizza i giardini per attività sportive come canoa o altre discipline di navigazione.
Un circolo storico nel cuore del Po
Fondata nel 1886, la Canottieri Esperia-Torino è una delle più antiche società sportive della città. Dal 1929 la sua sede si trova in corso Moncalieri, di fronte alla Gran Madre. Negli anni ha ampliato le proprie attività, dal canottaggio al tennis fino al fitness, diventando un punto di riferimento per lo sport torinese e per eventi culturali. Ma proprio la sua posizione privilegiata sulle sponde del Po - in una zona di grande valore storico e naturalistico - rende oggi necessario un chiarimento sui limiti di accesso e sull’uso pubblico degli spazi che la circondano. “Non è una polemica contro la società - precisano Pasquali e Francone -, ma una richiesta di chiarezza su un bene comune che riguarda tutti: sportivi, residenti e cittadini che vivono il Po”.
Sul caso dice la sua anche il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano, spiegando come "il viale gestito dall'Esperia sia autorizzato dal Comune, attraverso un atto deliberativo del 2020".