Viabilità e trasporti - 13 novembre 2025, 07:17

Torino, l'appello dei sindacati: "Trasporto pubblico al limite: servono scelte chiare, responsabili e immediate"

Uiltrasporti e Faisa Cisal riconoscono gli sforzi fatti, ma chiedono "maggiori certezze economiche e politiche"

Riflettori accesi sul trasporto pubblico torinese

"Il sistema di trasporto pubblico a Torino è a un punto di svolta. Il recente affidamento a GTT della gestione in house rappresenta senza dubbio una scelta importante e positiva. Ma da sola non basta. Senza un intervento tempestivo, coerente e strutturale, il rischio concreto è di assistere a un graduale smantellamento del servizio, mascherato da riorganizzazione. Un processo che, come già avvenuto altrove, finirebbe per aprire le porte all’ennesima privatizzazione, con effetti devastanti: riduzione dell’occupazione, impoverimento dell’offerta e compromissione dei diritti dei lavoratori". Così i rappresentanti sindacali di Uiltrasporti e Faisa Cisal tornano ad accendere i riflettori sul trasporto pubblico torinese, pur riconoscendo che alcuni sforzi sono già stati messi in campo.

"In questo scenario preoccupante, va riconosciuto che l’attuale amministrazione di GTT si sta assumendo le responsabilità. Sono stati messi in campo strumenti concreti dai percorsi per l’acquisizione delle patenti DE e CQC, ai bonus per incentivare nuove assunzioni, che stanno cominciando a produrre risultati. Ma questi segnali incoraggianti rischiano di essere compromessi se non arrivano subito certezze economiche e politiche. Un’interruzione degli investimenti potrebbe rappresentare un colpo durissimo per una categoria professionale già sottoposta a turni insostenibili, stipendi non competitivi e una preoccupante fuga dal settore. Autisti che garantiscono ogni giorno un servizio essenziale per i cittadini spesso in condizioni difficili, e non possono essere abbandonati". 

Riconoscimenti che vanno anche a Palazzo civico e alla Regione: "È giusto e doveroso evidenziare che, finora il Comune di Torino sta facendo la propria parte l’assessore Regionale in queste ore ha dimostrato disponibilità ad affrontare il problema in un contesto complesso e in continua evoluzione. Ma ora serve di più: serve una direzione politica chiara e condivisa, che superi i personalismi e ponga al centro l’interesse pubblico. In questa fase, ogni tentativo di strumentalizzare la situazione per finalità sindacali o politiche propagandistiche è inaccettabile. L'emergenza del trasporto pubblico non può diventare terreno di scontro o vetrina per facili slogan. Servono serietà, competenza e rispetto: verso i lavoratori, verso i cittadini e verso chi si impegna concretamente per garantire un servizio dignitoso. Chi pensa che la privatizzazione sia una soluzione, dimentica, o finge di dimenticare, ciò che è accaduto in altri territori: tagli alle linee periferiche, precarizzazione del lavoro, drastica riduzione della qualità del servizio, degli stipendi. È il momento di una presa di posizione netta, senza ambiguità. Il tempo della tattica è finito. Chi governa il territorio a tutti i livelli, deve ora dimostrare di avere a cuore il futuro del trasporto pubblico, della mobilità sostenibile e della coesione sociale. Chi ogni giorno prende un autobus, tram o lavora per la qualità del servizio, non deve essere usato come leva mediatica".

comunicato stampa