Attualità | 14 novembre 2025, 11:28

Prostituzione e lavoro in nero, Torino serra i ranghi per aiutare le vittime

In Prefettura rinnovato il protocollo per il contrasto alla tratta di essere umani

Torino serra i ranghi per potenziare il contrasto alla tratta di esseri umani e di sfruttamento lavorativo con il rinnovo di un protocollo, siglato questa mattina in Prefettura. L'obiettivo è tutelare e assistere le vittime di reati che violano i diritti umani sanzionati a livello nazionale, europeo e internazionale.

I numeri del lavoro nero in Piemonte 

E a chiarire come sia necessario sono i numeri del lavoro nero in Piemonte nel 2024, elaborati da Ires. L'anno scorso nella nostra regione si sono contati 190mila lavoratori senza contratto: la grande maggioranza, ben 149.400, erano colf e badanti. Segno che le più colpite continuano ad essere le donne. 

A seguire c'è l'industria, dove gli irregolari erano 21.500, poi l'edilizia con 13.400 e l'agricoltura con 6.600 persone. Sottoscritto per la prima volta a marzo 2022, il nuovo protocollo "si amplia ad altri soggetti come il Comune di Torino e la Città Metropolitana".

"Aiutare le vittime"

A chiarirlo il Prefetto Donato Cafagna, che ha poi aggiunto come questo provvedimento nasca con l'obiettivo di "aiutare le vittime". Capofila della misura, oltre alla Prefettura, la Regione Piemonte e la Procura di Torino.

"È fondamentale - ha spiegato l'assessore regionale alla Sicurezza Enrico Bussalino - contrastare il fenomeno, puntando appunto sulla prevenzione. Il coordinamento fra enti è un punto importante per raggiungere" il risultato. Il primo protocollo, siglato appunto a marzo 2022, è "considerato anche a livello nazionale come buona pratica".

Tra le prime azioni la creazione di un linguaggio comune per migliorare la collaborazione tra enti. Il patto, come chiarito dal Procuratore Giovanni Bombardieri, "coinvolge diversi attori, per lo sfruttamento per fine sessuali e di lavoro di soggetti fragili come donne e minori, inseriti da criminali nel circuito del traffico di persone umane".

Cinzia Gatti

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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