Economia e lavoro - 15 novembre 2025, 12:56

Successo di Restructura 2025, baricentro dell'edilizia: presenti tutti i protagonisti del comparto

Restructura 2025 chiude con un +20% di professionisti presenti e conferma il suo ruolo centrale nel settore.

Recepire la direttiva Case Green significa rinnovare gli edifici per ridurre i consumi energetici, ma anche per aumentare sicurezza antisismica e antincendio, accessibilità e qualità abitativa per anziani e disabili. L’Italia ha oggi l’opportunità di integrare diversi incentivi in un’unica strategia di riqualificazione capace di migliorare allo stesso tempo prestazioni, comfort e sicurezza degli edifici.

È questa una delle principali riflessioni emerse a Restructura 2025. Organizzata da GL events Italia, la manifestazione chiude oggi all’Oval Lingotto Fiere di Torino segnando un +20% di professionisti dell’architettura e dell’edilizia in visita, confermandosi appuntamento centrale nel panorama nazionale

La qualità dell’esposizione è evidenziata dalla presenza di player come Idrocentro, Fassa Bortolo, AVE, Leica Geosystems e Nobili, insieme a un numero crescente di imprese che adottano in modo esclusivo materiali naturali, segnale di un settore sempre più orientato all’edilizia ecosostenibile.

«Questa edizione di Restructura è stata uno straordinario momento di confronto per tutti i professionisti del settore delle costruzioni: un grande laboratorio e una fonte di ispirazione per immaginare le città di domani» commenta Gábor Ganczer, Amministratore Delegato di GL events Italia, che organizza il salone.

Materiali naturali, edilizia sostenibile

Restructura, insieme a IS.I.M (Istituto Internazionale del Marmo), con la Re-Stone Area ha acceso i riflettori su un tema cruciale: trasformare gli scarti di lavorazione in risorse per l’edilizia, in un’ottica di circolarità e innovazione.

Il salone è stato vetrina e laboratorio di idee: associazioni e aziende hanno creato sinergie concrete, mentre la “Marmoteca sostenibile” ha raccontato la ricchezza dei materiali lapidei piemontesi.

Spazio anche al restauro sostenibile con Confrestauro e alla presentazione del Manifesto della Pietra Sostenibile, dieci punti che segnano la rotta verso un futuro più responsabile, promossi da Confindustria Marmomacchine e dalla rete PNA (Pietra Naturale Autentica).

Formazione, manualità e workshop

Restructura è esposizione, formazione e sperimentazione: accanto alle soluzioni innovative presentate dalle aziende, i visitatori hanno potuto partecipare a incontri teorici e workshop pratici, toccare con mano tecniche costruttive e vivere l’esperienza diretta di un’edilizia più sostenibile.

Tutto esaurito, ad esempio, per i workshop proposti nell’area applicativa da ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) e dedicati a materiali bio-based come il cocciopesto e la canapa: una materia prima vegetale che permette di dare vita a oltre 30.000 prodotti diversi, molti dei quali applicati in edilizia, come nel caso dei mattoni salubri e naturalmente isolanti.

 La manualità ha trovato ulteriore spazio in fiera grazie a Academy Assoposa e Formedil, che hanno proposto aree con dimostrazioni pratiche di costruzione e finitura con calce e pitture naturali particolarmente apprezzate dai visitatori.

La visione europea e l’impatto per l’Italia

Uno dei momenti centrali della manifestazione ha visto protagonista Ciarán Cuffe, relatore della EPBD – Energy Performance of Buildings Directive, che ha chiarito come l’obiettivo principale della direttiva resti la riduzione dei consumi energetici, ma ha sottolineato come la riqualificazione possa e debba affrontare anche temi particolarmente rilevanti per il Paese. «La direttiva non impone un modello unico -ha ribadito Cuffe -è disegnata perché l’Italia la possa recepire sfruttandola come un’opportunità non solo di aumento dell’efficienza energetica degli edifici, ma anche come occasione per il consolidamento antisismico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento antincendio. Pur in una linea comune, ogni Governo deve e può programmare un percorso differente a seconda delle peculiarità specifiche del proprio contesto».

L’auspicio emerso a Restructura è quindi che tutti gli attori della filiera dell’edilizia convergano verso un’unica direzione per poter trarre i massimi vantaggi dagli incentivi economici disponibili e l’Italia possa beneficiare di un parco immobiliare più sano, sicuro e che permetta di abbattere la dipendenza dai combustibili fossili.

Quattro firme di respiro internazionale hanno portato visioni complementari: Zaha Hadid Architects (sede principale a Londra), icona di innovazione e forme fluide, Henning Larsen (headquarter a Copenhagen), riferimento per l’architettura sostenibile e il dialogo armonioso con il paesaggio, MVRDV (sede principale a Rotterdam), specializzato in urbanistica, MDP Office (Parigi) specializzato in architettura del paesaggio.

Paolo Matteuzzi, Zaha Hadid Architects, ha introdotto il concetto di architettura generosa: spazi capaci di restituire più di quanto gli venga sottratto, perché ideati a partire dalle connessioni con il contesto esistente. Una visione che ha trovato eco nelle parole dell’architetto Alberto Biondi, Henning Larsen, che ha sottolineato l’essenzialità del rapporto tra costruito e paesaggio. L’aspetto più strettamente tecnologico è stato approfondito da Lorenzo Mattozzi, MVRDV, con la presentazione di alcune applicazioni pratiche dell'IA nell'architettura e l’approfondimento delle nuove prospettive aperte dall’intelligenza artificiale per la rigenerazione del patrimonio edilizio. Michel Desvigne ha raccontato l’importanza del progetto paesaggistico per riconnettere le aree urbane alla natura.

comunicato stampa