TITOLO: Predator: Badlands
TITOLO ORIGINALE: Predator: Badlands
ANNO DI PRODUZIONE: 2025
CASA DI DISTRIBUZIONE: 20th Century Studios
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America
GENERE: Orrore, fantascienza, azione, avventura, drammatico, thriller
REGIA: Dan Trachtenberg
CAST : Elle Fanning, Dimitrius Schuster-Koloamatangi.
DURATA: 107 minuti
TRAMA
In un futuro remoto, su un pianeta ostile, il giovane Predator Dek, bandito dal suo clan, stringe un'alleanza inaspettata con un'androide di nome Thia. Insieme si avventurano attraverso le terre aride alla ricerca dell'avversario definitivo, in una missione di redenzione e sopravvivenza.
RECENSIONE
Nel bel mezzo dell'epoca dei remake, spin-off e seguiti ecco che arriva nelle sale il reboot della saga di Predator targato Disney e ciò ha provocato non poche polemiche tra i fan della saga. La trama debole del film viene compensata dalla bellezza della grafica artificiale utilizzata. La storia è contornata da un sentimentalismo che poco ha che fare con la cattiveria e l'inquietudine che caratterizzano gli alieni, ma quando c'è la Disney a metterci i soldi si sa già dove il tutto andrà a parare. Il mandato corporativo della ditta di Burbank impone una svolta a 180° rispetto alla celebrazione delle origini del precedente film del franchise, Prey, del quale ritroviamo qui solo una cosa, l'abilità del regista Dan Trachtenberg di confezionare buone scene d'azione, con il cacciatore alieno costantemente aggredito da grandi e spettacolari mostri e minacciato da trappole e avversari pesantemente armati. Tra le poche note positive troviamo invece Elle Fanning, che a Hollywood sta ottenendo sempre più ruoli importanti e dimostrando sempre di più il suo talento, superiore anche a quello di sua sorella Dakota Fanning. Predator: Badlands è un tentativo di rilanciare la saga di Predator (ormai alla settima puntata) ed è evidente che è stato realizzato solo per scopi commerciali a discapito di una coerenza della storia. Il film aveva un buon potenziale ma finisce per incartarsi nella sua debole trama e l'unica cosa realmente godibile è la qualità degli effetti visivi. Questo è l'ennesimo segnale che nella Hollywood dei remake e dei seguiti è ormai in atto una crisi di fantasia dovuta alla mancanza del coraggio di osare puntando su nuove idee.
Voto: 2,5/5