Le Case del Quartiere di Torino sono in crescita e, secondo il sindaco Stefano Lo Russo, un luogo chiave per rispondere alle sfide di comunità e sicurezza. "C'è bisogno di investire ancora su questo modello" ha annunciato durante la presentazione dei dati di Valutazione dell'impatto sociale riferiti al 2024.
Tutti i numeri
Dall'analisi è emerso come le 8 Case del Quartiere presenti in città - Bagni Pubblici di via Agliè, Barrito, Casa del Quartiere San Salvario, Officine CAOS, Casa nel Parco, Cascina Roccafranca, Cecchi Point, Più SpazioQuattro - coprano 6 delle 8 circoscrizioni, raggiungendo il 36,8% della popolazione torinese, ovvero 315.779 abitanti. Di questi, 63.459 sono stranieri, pari al 46,7% della popolazione straniera di Torino, presente in particolare nei quartieri Barriera di Milano e Aurora.
Secondo l'assessore ai servizi sociali Jacopo Rosatelli, il fatto di rivolgersi a tutti e di avvicinare persone di contesti e ceti diversi è proprio la forza delle Case del Quartiere, studiate all'estero come politica positiva di offerta di servizi, sostegno e inclusione. "Un concetto chiave è l'universalismo - ha commentato - si riesce a rispondere al bisogno sia di fasce marginali della popolazione sia di ceti medi e abbienti. La coesione sociale è che persone diverse possano condividere gli spazi e fare attività insieme. Ci sono delegazioni di città del rango di Barcellona che visitano e imitano le Case del Quartiere di Torino per studiarne la rilevanza".
Come spiegato dalla project manager della Rete Case del Quartiere, Eleonora Guidi, i numeri dicono che questo tipo di servizio viene utilizzato sempre di più: nel 2024 sono state registrate 2188 attività per un monte ore di 103.958, a cui hanno partecipato 199.340 fruitori per un totale di 508.483 passaggi. Nel 2022 questi numeri erano inferiori rispettivamente del 20%, del 32%, del 17% e del 7%. È inoltre quasi raddoppiato - da 659 a 1017 - il numero di partner, sia stabili che non continuativi. Gli sportelli sociali hanno visto un incremento del 21,7% di utenti e del 33,2% di passaggi rispetto al 2023, mentre cala leggermente l'utilizzo delle docce e dei bagni pubblici, anche a causa dei lavori al Barrito che hanno limitato il servizio.
"Esperienza simbolica e di successo"
"Per Torino si tratta di un'esperienza simbolica e di successo, lo dimostrano i numeri - ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo - La dimensione del quartiere può essere quella in cui ci facciamo carico dell'esigenza di sentirsi parte di una comunità e sentirsi meno soli e un presidio di sicurezza. Questa analisi dimostra che l'intuizione delle case del quartiere è stata una grande intuizione e che c'è bisogno di investire su questo modello".
Le Case del Quartiere si sono riunite in Rete nel 2012, su invito della Città di Torino e il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo. "La Valutazione di Impatto Sociale - ha dichiarato Alberto Anfossi, Segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo - conferma la solidità di un modello capace di attivare oltre mille partner e di generare valore condiviso grazie alla collaborazione tra pubblico, Terzo Settore e Fondazione. Il nostro sostegno, che si fonda sulla collaborazione strutturale con la Città di Torino, punta a rafforzare capacità, sostenibilità e innovazione, senza sostituirci alle comunità ma accompagnandone la crescita".
"Questo strumento di valutazione - ha concluso Roberto Arnaudo, direttore della Rete delle Case di Quartiere - ci permette di misurare ed esplicitare più efficacemente il valore delle Case e degli investimenti a loro destinati. I numeri ci confortano e dimostrano che il lavoro sin qui svolto ci ha permesso di coinvolgere sempre più cittadini, gruppi e associazioni in un percorso di partecipazione attiva".