Ci sono vittorie che valgono un titolo, altre che valgono una carriera. E poi ci sono quelle che definiscono un’epoca. La vittoria di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino contro Carlos Alcaraz appartiene a quest’ultima categoria. Un successo per lo sport italiano e per tutti gli amanti del tennis in generale.
Torino, con le sue luci calda e l’eleganza discreta, ha accolto Sinner e Alcaraz con energia sin dal primo punto del torneo. Il tifo è stato corretto ed entusiasta, senza mai svilire l’avversario, un Alcaraz in grade forma.
Sinner, come al solito, ha dato tutto ciò che aveva. Con la sua compostezza di ghiaccio, precisione passione ha portato su di sé un carico enorme, il desiderio di vittoria, la pressione del momento e il ricordo delle sfide precedenti contro quel coetaneo esplosivo che per due anni è stato il metro di paragone, l’avversario-specchio, il talento da inseguire e superare.
La partita è stata molto intensa. Alcaraz ha colpito con la solita aggressività, tentando di spostare Sinner, di strappargli il tempo, di costringerlo all’errore. Ma Jannik, sostenuto dal suo pubblico, ha risposto con lucidità impressionante.
Quando Sinner ha centrato il break decisivo, si è capito che la vittoria era vicina. Alcaraz ha continuato a lottare con la ferocia del fenomeno che è, ma Jannik era semplicemente in una dimensione superiore.
Il match si è chiuso con un grido che non era solo di Sinner, ma di tutta l’Italia. Con le braccia al cielo, gli occhi lucidi e il sorriso timido di sempre il campione ha sollevato la coppa che determina il miglior giocatore dell’anno. Ora il numero 1 (Alcaraz) è lontano solamente 550 punti, nonostante Sinner quest’anno non abbia giocato per tre mesi.
È un piacere constatare quanto il pubblico italiano si sia riavvicinato al tennis, lasciando un po’ da parte le delusioni calcistiche per riabbracciare uno sport troppo a lungo sottovalutato, che si basa sulla forza fisica, ma soprattutto mentale.
Sinner ha vinto. Ma ha vinto anche Torino, che si è confermata capitale perfetta del tennis moderno. Ha vinto il pubblico, che ha creato un’atmosfera positiva ed energica, dando il buon esempio a molte nazioni, Francia compresa. Ha vinto il tennis stesso, perché una rivalità come quella tra Sinner e Alcaraz raccoglie l’eredità dei grandi, come Federer e Nadal.