Viabilità e trasporti - 18 novembre 2025, 10:12

Metro 2, entro inizio del 2033 primi treni in viaggio da Rebaudengo a Porta Nuova

Il commissario straordinario Chiaia: "Vagoni più o meno frequenti a seconda dei passeggeri"

Immagine d'archivio

Tra la fine del 2032 e l'inizio del 2033 i primi passaggeri potranno salire a bordo della linea 2 della metropolitana di Torino. Ad illustrare il cronoprogramma aggiornato il commissario straordinario dell'opera Bernardino Chiaia, che questa mattina è intervenuto ai microfoni di To Radio insieme al sindaco Stefano Lo Russo.

Primo tratto da Rebaudengo a Porta Nuova 

Al momento l'infrastruttura è finanziata con 1 miliardo e 828 milioni di euro. A causa dei rincari energetici e dei materiali, con questi soldi sarà possibile realizzare il tratto da Rebaudengo a Porta Nuova, non arrivare fino al Politecnico come originariamente previsto. 

Primo vagone in viaggio fine 2032 - inizio 2033

"Purtroppo - ha spiegato Chiaia - in questa nazione le grandi opere subiscono un rallentamento: al momento abbiamo riprogrammato temporalmente i lavori. L'attivazione della linea realisticamente sarà al termine del 2032- inizio del 2033: questo primo lotto ci permetterà di collegare tutta l'area nord della città fino all'incrocio con Porta Nuova e la linea 1".

Prima gara 

Dal punto di vista cronologico, entro un paio di settimane verrà aggiudicata la gara internazionale da 500 milioni di euro per la scelta del sistemista tecnologico dei treni. "Questa gara - ha chiarito il commissario di Governo - permette di rispettare l'obbligazione vincolante del Ministero per l'utilizzo dei fondi".

E dal punto di vista finanziario, per arrivare fino al Politecnico di corso Duca degli Abruzzi al momento mancano 450 milioni di euro. "Penso che Torino - ha aggiunto Chiaia - meriti questi fondi"

Ma le novità della linea 2, rispetto alla 1, saranno molte. Negli scorsi mesi è stato lanciato un concorso internazionale di idee per architettura, identità visiva e design della futura infrastruttura. L'obiettivo, come spiegato dal commissario straordinario, è "dare identità e dignità a posti che spesso sono intesi come non luoghi, come scale e stazioni". 

"L'idea - ha aggiunto - è tirare fuori un design omogeneo per dare identità alla linea, partendo dagli accessi come pensiline e scale mobili, arrivando fino sotto alle fermate". Le stazioni saranno poi probabilmente contestualizzate, cioè racconteranno la superficie. Ad esempio nel caso della fermata vicino alla Manifattura Tabacchi, l'ex sito produttivo di Torino nord verrà descritto per immagini già nella fermata. L'obiettivo è che chi viene nella nostra città possa apprezzarla sin dai trasporti.

Frequenza variabile 

Ma non è l'unica novità. I treni avranno una maggiore frequenza negli orari di punta come mattino e rientro dal lavoro, ma anche in occasione di eventi: i convogli transiteranno più o meno volte a seconda dei passeggeri. I vagoni, così come i binari, saranno "intelligenti". Ovvero si controlleranno a vicenda per permettere la "manutenzione predittiva e non a guasto avvenuto".

"Noi - ha chiosato il sindaco Lo Russo - vogliamo rendere Torino a misura di pedone e innervata con il trasporto pubblico locale: è quello che stiamo cercando di fare. Una città dove si può camminare nel centro storico e godere dell'architettura. Uno dei meccanismi è investire su bus, metro e tram: questo vuol dire investire sul futuro e sulla qualità dell'aria".