Il viaggi nella pittura di Orazio Gentileschi (1563-1639) apre ai visitatori dei Musei Reali. A Palazzo Chiablese dal 22 novembre al 3 maggio, oltre 40 capolavori del pittore che trasformò la luce in poesia e che viaggiò per tutta Europa, da Londra a Parigi, passando per Genova e Torino.
Una collezione di opere dei Musei Reali ma anche da El Prado, dagli Uffizi e dal Louvre.
“Si tratta della prima grande mostra di grande respiro dedicata a Orazio Gentileschi che si tiene in Italia e di questo dobbiamo essere contenti perché dimostra la grande collaborazione con altre realtà internazionali” commenta la direttrice dei Musei Reali, Paola d’Agostino.
A Torino, il maestro toscano arriva nel 1623 presentandosi alla corte del duca Carlo Emanuele I di Savoia con in dono una grande pala, l’Annunciazione, capolavoro ancora oggi custodito in Galleria Sabauda.
Tra le opere più importanti in mostra La Madonna con il Bambino e Santi, una delle prime tele riconosciute di Gentileschi in cui si vede già l’attenzione al naturale e alla luce, anticipando quello che sarebbe poi stato il marchio di fabbrica di Caravaggio.
E poi ancora, David con la testa di Golia, una delle opere più note dell’artista che si confronta già con lo stile caravaggesco. Dai Musei Vaticani, la Giuditta e Abra con la testa di Oloferne, mentre arriva dal Louvre La felicità pubblica trionfa sui pericoli.
In mostra anche i capolavori della figlia di Orazio, Artemisia che in fama superò il padre. Esposte la Conversione di santa Maria Maddalena e Santa Maddalena. Mentre di pregio anche I tre figli maggiori di Carlo I d’Inghilterra.