Attualità - 24 novembre 2025, 17:03

Quando la rete ti salva: dal lavoro alla vita privata, un protocollo contro ogni forma di violenza

UGL e SIAP sottoscrivono il nuovo piano antiviolenza promosso da U.D.i.RE APS. 250 casi seguiti in un anno, 18 codici rossi presi in carico

Una collaborazione nata nel 2015, quando l’associazione di promozione sociale era ancora in fase embrionale. Poi il consolidamento del rapporto e infine l’apertura del primo sportello anti violenza.  Un legame, quello tra il sindacato Ugl e l’Aps U.D.i.Re partita dal 2018 e che ora si allarga con il coinvolgimento delle forze dell’ordine attraverso la collaborazione con il SIAP

Adesso un nuovo tassello: il Protocollo Regionale “U.D.i.RE Woman 2025–2030" che ha avuto di recente il bene stare di Prefettura di Torino e Regione Piemonte. 

Cosa prevede il protocollo

Pensato per rispondere alle sfide attuali – dalla violenza fisica a quella psicologica, economica, digitale, lavorativa e istituzionale – il protocollo mira a creare una rete moderna, inclusiva e operativa, capace di mettere in connessione enti pubblici, privati, forze dell’ordine e realtà sociali.

Il documento si fonda sui principi sanciti dalla Convenzione di Istanbul e dalla Legge Regionale del 2016 e si propone come un modello multidisciplinare e aggiornato, pensato per rispondere in modo più efficace ai bisogni di donne e soggetti vulnerabili. E risponde a un’urgenza: “Quella di garantire alle donne del Piemonte una rete efficace, moderna e realmente accessibile - sostiene la presidente Claudia Carrieri - Auspichiamo la firma di Enti e associazioni senza esitazioni e il supporto di tutta la politica su temi bipartisan. Il nostro impegno prosegue con determinazione, affinché nessuna donna rimanga sola”.

Già sottoscritto da UGL Piemonte-Torino e dal sindacato di Polizia SIAP, il protocollo è stato presentato alla Prefettura di Torino, che ha riconosciuto il valore innovativo della proposta e il suo potenziale impatto sul territorio.

250 chiamate nei nove centri

Nata proprio a Torino oggi U.D.i.RE è presente in tutta Italia. Tra città e provincia si contano nove centri attivi, aperti dal lunedì al venerdì a partire dalle 9,30 alle 18,30. L'attività si divide in due gruppi con differenti approcci: “U.D.i.RE Woman”, con sportelli dedicati alle donne e gestito da donne e “U.D.i.RE No Limits”, aperto anche a persone di differente orientamento sessuale. 

Nell’ultimo anno le chiamate sono state 250 e attualmente si contano 18 codici rosso presi in carico tra i nove centri. Arrivano da contesti sociali più variegati e di ogni età. Segno che la violenza si insidia ovunque, ad ogni livello: anche nel mondo del lavoro. 

Sentinelle sul lavoro

"I nostri delegati sindacali diventano sentinelle nei luoghi di lavoro — spiega Silvia Marchetti segretaria provinciale Ugl Torino — capaci di intercettare non solo la violenza fisica, ma anche quella economica o psicologica che troppo spesso resta nascosta”. 

L’andamento della violenza di genere, rispetto agli scorsi anni, continua a esistere e a resistere, sviluppandosi in varie forme. Ma tante volte non si ha ancora il coraggio di denunciare: spesso sono conoscenti, amici o parenti a rivolgersi allo sportello per portare a galla una violenza subita da una loro conoscente. 

Dai professionisti alle forze dell'ordine

Gli spazi garantiscono accoglienza e privacy, con assistenza legale, psicologica e criminologica in una logica integrata, grazie al supporto di professionisti, spesso con esperienza pregressa in altri centri anti violenza. 

E in questo contesto si inseriscono le forze di polizia: “Siamo in prima linea nel contrasto alla violenza - commenta Pietro Di Lorenzo, segretario Siap Torino - ma solo con una rete forte possiamo garantire protezione reale e tempestiva. Abbiamo aderito convintamente a questo Protocollo perché rappresenta uno strumento operativo, concreto e necessario”.

Per informazioni:
U.D.i.RE APS – Segreteria regionale
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