A 26 anni dall’istituzione, da parte dell’Onu, della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il bilancio resta drammaticamente negativo. “La situazione non solo non è migliorata, ma si è aggravata”, denuncia Patrizia Alessi, vicepresidente della Commissione Regionale Pari Opportunità (Crpo) del Piemonte. Un allarme che richiama l’urgenza di un impegno concreto e continuativo contro la violenza di genere.
Secondo Alessi, le logiche di prevaricazione maschile sul corpo e sulla mente delle donne continuano a rappresentare una minaccia diffusa, radicata e purtroppo ancora attuale. “La violenza non è un problema del passato - afferma - ma una piaga sociale che richiede la responsabilità congiunta di istituzioni e cittadinanza”.
La vicepresidente richiama inoltre la definizione contenuta nella Convenzione di Istanbul, che riconosce la violenza contro le donne come violazione dei diritti umani e forma di discriminazione fondata sul genere, comprendendo tutte le tipologie di abuso: fisico, sessuale, psicologico, economico, oltre a coercizioni, minacce e limitazioni arbitrarie della libertà.
All’interno di questo contesto, la Crpo del Piemonte - organismo previsto dallo Statuto regionale - continua a svolgere un ruolo chiave nella promozione della parità e nella lotta contro le discriminazioni, favorendo il confronto culturale e la diffusione di comportamenti orientati all’uguaglianza. “Il nostro intento - spiega Alessi – - è quello di sensibilizzare la cittadinanza, trasmettendo soprattutto alle nuove generazioni un messaggio fondato sulla memoria e sulla responsabilità, per costruire un futuro migliore”.
In questi giorni la vicepresidente partecipa, in rappresentanza della Crpo, a due iniziative promosse nella Circoscrizione 6 di Torino: l’evento “Stop alla violenza” del 25 novembre e lo spettacolo “Resta viva” dell’Università Popolare del Teatro, in programma il 26 novembre. Due appuntamenti che mirano a mantenere alta l’attenzione pubblica e a ribadire che la lotta alla violenza di genere richiede continuità, consapevolezza e partecipazione.