Tra le consuetudini natalizie più originali, c’è lo Jólabókaflóð islandese, letteralmente “l’inondazione di libri”, un’usanza che trasforma la vigilia in una celebrazione della lettura.
Questa tradizione nasce intorno alla metà del Novecento, quando durante la Seconda Guerra Mondiale le importazioni erano limitate, ma la carta continuava a circolare più facilmente di altri beni. Il libro diventò così il regalo perfetto. Da allora lo Jólabókaflóð è cresciuto fino a diventare un appuntamento atteso, tanto che l’autunno islandese coincide con la pubblicazione delle novità editoriali dell’anno.
Osservando il successo di questa tradizione, viene naturale pensare a quanto potrebbe funzionare anche da noi. Regalare un libro è sempre la scelta giusta, è un dono personalizzabile e adatto a ogni età. Nn richiede grandi budget, non crea ingombro e introduce un’abitudine sana: leggere.
Inserire questa pratica nelle nostre festività potrebbe diventare un modo per valorizzare il tempo in famiglia e ridurre la corsa ai regali all’ultimo minuto.
La scelta del libro, poi, è molto semplice. Di sicuro, in libreria, camminando tra gli scaffali, per ogni titolo verrà in mente una persona che potrebbe apprezzarlo. Per via del genere o dell’autore o addirittura per l’estrosità della copertina.
Il libro è un regalo perfetto anche per i più piccoli. Prima i libriccini sensoriali dagli zero ai tre anni, poi i primi romanzi “veri”, come “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl, “Canto di Natale” di Charles Dickens, e le raccolte di fiabe illustrate.
Integrare lo spirito dello Jólabókaflóð nelle nostre abitudini natalizie ci dona la possibilità di arricchirci culturalmente e spiritualmente durante la scelta del libro perfetto e naturalmente trasmette gioia a chi lo riceve. È un gesto semplice, che dimostra l’affetto che proviamo e che può trasformarsi in una tradizione capace di rendere il Natale una festa più intima e meno frenetica.