Sabato 29 novembre 2025 alle 18.30 presso ViaBaltea (via Baltea 3, Torino), Fiab Torino Bike Pride presenta le tesi vincitrici della prima edizione del Premio di Laurea dedicato a Gabriele Del Carlo e presenta la seconda edizione del Premio per tesi discusse tra il 1 aprile 2025 e il 31 marzo 2026.
Il Premio vanta il Patrocinio della Rus – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e valorizza le migliori tesi di laurea magistrale dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino, dedicate alla mobilità ciclistica in tutte le sue declinazioni e da qualunque prospettiva disciplinare, capaci di unire ricerca, visione e capacità divulgativa.
Si rinnova, anche per la seconda edizione, il premio di 1.000 euro lordi per la tesi vincitrice.
Maggiori informazioni sul bando e come partecipare alla pagina bikepride.net/iniziative/premio-di-laurea-gabriele-del-carlo/ La scadenza per l’invio delle tesi è il 30 aprile 2026. Alla stessa pagina è possibile sostenere le prossime edizioni del premio con una donazione.
Chi era Gabriele Del Carlo
Gabriele Del Carlo è stato un attivista perseverante e competente, tra i co-fondatori dell’associazione FIAB Torino Bike Pride e staffista tra il 2016 e il 2021 dell’Assessorato ai trasporti del Comune di Torino.
Il 1 aprile 2023, Gabriele Del Carlo a 39 anni ha perso la vita in un incidente in montagna. Questo premio di laurea è dedicato a lui e al suo impegno per Torino e per la promozione della ciclabilità.
Nella sua breve esistenza non ha mai smesso di studiare, tant’è che negli ultimi anni si era iscritto nuovamente al Politecnico di Torino per conseguire la Laurea Magistrale in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale, che il Politecnico gli ha attribuito post mortem.
In accordo con la famiglia, dalla morte di Gabriele Del Carlo, FIAB Torino Bike Pride ha attivato una raccolta fondi con l’obiettivo di portare avanti il suo impegno per la ciclabilità.
Le tesi vincitrici della prima edizione
La giuria del Premio (composta da Lorenzo Attardo, Maria Cristina Caimotto, Elisa Gallo, Ammj Traore) per questa prima edizione ha scelto di premiare due tesi di laurea con un premio di 1000 euro ciascuna e di dare una menzione speciale per una terza tesi meritevole.
“In questa prima edizione abbiamo ricevuto otto tesi di laurea e tra queste abbiamo deciso di premiarne due, con un premio di 1000 euro ciascuna, scegliendo quelle che più univano un approccio originale e pragmatico al tema della ciclabilità, affrontando tematiche di grande attualità per Torino. Uno dei requisiti per partecipare al bando è di prevedere azioni, eventi e iniziative per comunicare l’argomento trattato della propria tesi, in piena coerenza con l’attività dell’associazione e dell’attivismo in generale.
Ad oggi abbiamo raccolto grazie alle donazioni volontarie 6mila euro, invitiamo quindi a continuare a sostenere il premio e ad aiutarci a farlo conoscere. Invitiamo anche docenti sensibili alle tematiche della mobilità a proporre ai propri studenti approfondimenti sulla ciclabilità e la mobilità attiva per la nostra città, ne abbiamo bisogno. Un ringraziamento speciale va alla famiglia di Gabriele Del Carlo e in particolare a Maria Rinaldi, Sofia Pasqua e Luca Del Carlo”, commentano i membri della giuria.
Le tesi vincitrici e le motivazioni
Davide Dansero, Understanding Urban Air Pollution Exposure for Cyclists, Corso di laurea in Economia dell'ambiente, della cultura e del territorio, Università degli Studi di Torino
“La tesi si concentra sull'esposizione delle persone in bici all'inquinamento atmosferico a Torino, utilizzando sensori portatili e questionari per valutare sia l'esposizione fisica che quella percepita. Il lavoro fornisce dati empirici originali e propone un approccio integrato tra misurazioni ambientali e percezioni soggettive. Abbiamo apprezzato la scelta di affrontare un problema, l’inquinamento atmosferico, attraverso una soluzione, la mobilità in bici, con un approccio scientifico e basato sui dati. La proposta di divulgazione dei risultati è una pedalata per sperimentare il monitoraggio della qualità dell’aria e si integra nella campagna a cui FIAB Torino Bike Pride collabora con il Comitato Torino Respira sul monitoraggio civico dei livelli di ozono”.
Erica Fogliati, Integrare una rete ciclabile intermodale nella Zona 11, Corso di Laurea in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico - ambientale, Politecnico di Torino
“La tesi propone una dettagliata analisi e progettazione della rete ciclabile intermodale 'Bike to rail' nella zona 11 della Città Metropolitana di Torino. Include analisi normativa, strumenti pianificatori, uso del GIS e strategie di integrazione modale bici-ferro. Il lavoro nasce da un tirocinio e si distingue per l'applicazione concreta. Abbiamo apprezzato questa tesi perché il tema dell'intermodalità in relazione alla ciclabilità permette di allargare il raggio di azione e accessibilità alle periferie e ai comuni limitrofi il cui traffico spesso ricade sulla stessa città di Torino, proprio per la carenza di servizi che permettano la combinazione bici + treno / bici + bus. Si tratta di un tema che permette anche di avviare dialoghi con altri comuni e con la Regione Piemonte e allarga la riflessione anche al coordinamento delle associazioni FIAB del Piemonte. il piano di divulgazione proposto ci permette di contribuire a fare divulgazione su un tema complesso e sistemico”.
Menzione speciale
Teresa Vinciguerra, Luce per la mobilità lenta, Corso di Laurea in Architettura per la sostenibilità, Politecnico di Torino.
“La tesi analizza le strategie di illuminazione delle piste ciclabili a Torino, valutandone gli impatti su utenti e ambiente. Include una campagna sperimentale di misurazioni illuminotecniche e un confronto con normative e buone pratiche. L'obiettivo è proporre un sistema di illuminazione sostenibile che migliori fruibilità, sicurezza e comfort percettivo. Abbiamo voluto dare una menzione speciale a questa tesi perché affronta un tema importante e su cui si riflette poco. Un’illuminazione adeguata rappresenta una questione centrale per rendere sicure le strade e fare in modo che ogni persona senta di poter percorrere quelle ciclabili in sicurezza anche di notte, aprendo possibilità importanti rispetto a questioni di genere. In questa fase di evoluzione della ciclabilità a Torino temiamo sia un tema di eccellenza che, purtroppo, è ancora troppo distante dagli standard minimi per essere un argomento dominante di divulgazione dell’architettura sostenibile e promozione della ciclabilità. Rimane però uno studio importante per chi è esperto e per chi vuole proiettarsi in un futuro migliore, quindi saremo felici di ospitare e promuovere le iniziative che Teresa Vinciguerra vorrà proporci”.