La Città di Torino presenta oggi “E quindi?”, una nuova campagna di comunicazione che punta a contrastare le discriminazioni nell’accesso alla casa.
Finanziata con risorse del PN Metro Plus, l’iniziativa rappresenta uno degli impegni della delibera quadro sull’abitare, approvata dalla Giunta a Ottobre, che tra le azioni prioritarie prevede la promozione di iniziative di sensibilizzazione e di contrasto ai pregiudizi nel mercato della locazione, in collaborazione con le reti del terzo settore.
L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza sul fatto che trovare una sistemazione abitativa non dovrebbe dipendere dal nome, dal colore della pelle o dal Paese d’origine. Nonostante questo, per molte persone straniere, con background migratorio o razzializzate, la ricerca di una casa in affitto significa ancora confrontarsi con pregiudizi e barriere invisibili.
La campagna consiste in una serie di affissioni sui circuiti cittadini che, attraverso immagini dirette e scene di vita quotidiana, vuole raccontare la storia di persone comuni — lavoratori, professioniste, genitori — che si trovano di fronte a un ostacolo: il rifiuto o la diffidenza perché indossano il velo, hanno un cognome straniero o la pelle nera. La domanda “E quindi?” diventa così un invito a riflettere, riconoscere e superare queste discriminazioni che limitano un diritto fondamentale come quello all’abitare.
Ad affiancare la campagna di affissioni, da oggi è consultabile anche una pagina web dedicata (https://www.comune.torino.it/schede-informative/campagna-contro-discriminazioni-nellaccesso-alla-casa), dove sono disponibili alcuni brevi video che riportano informazioni chiare sui diritti, sulle tutele disponibili e sui servizi che sostengono l’inclusione abitativa e sociale di tutte e tutti. I video sono stati realizzati dai responsabili dei servizi della Città, operatori e rappresentanti della società civile.
«La campagna "E quindi?" richiama l’attenzione su un fenomeno purtroppo presente e diffuso - dichiara Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari Opportunità-. Torino, attraverso i suoi servizi e in collaborazione con il terzo settore, sostiene le persone che incontrano difficoltà nel trovare o nel mantenere una soluzione abitativa. Lo fa con strumenti concreti, dal supporto alla ricerca e alla finalizzazione di un contratto di affitto nel mercato privato, ai contratti a canone concordato, agli interventi dedicati a chi affronta mancato rinnovo contrattuale o sfratto, fino all’accompagnamento nella presentazione delle domande per l’edilizia residenziale pubblica. Si tratta di servizi diffusi sul territorio e garantiti da operatori qualificati, che affiancano i cittadini nei diversi bisogni abitativi».
“E quindi?” nasce dal lavoro del Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi della Città di Torino, insieme al Coordinamento Torino Antirazzista e Plurale, alle associazioni del territorio che si occupano di diritto all'abitare e contrasto alle discriminazioni.
Nel corso del 2025, attraverso incontri e momenti di confronto è stato approfondito il tema degli ostacoli che ancora oggi rendono difficile l’accesso alla casa per molte persone con background migratorio, dai pregiudizi culturali alla scarsa conoscenza dei servizi e delle corrette informazioni, utili sia per chi cerca un alloggio sia per chi lo affitta. Un percorso che ha portato alla definizione di messaggi condivisi per provare a superare barriere culturali e stereotipi, favorendo una narrazione positiva dell’abitare e promuovendo la conoscenza degli strumenti normativi e dei servizi di supporto già oggi a disposizione dei proprietari e degli inquilini.