Cronaca - 28 novembre 2025, 06:49

Big Bench, nuove piante e aiuole biodiversità: così potrebbe cambiare Parco Europa

Il consigliere Firrao chiede chiarimenti, Tresso: “Fontane disattivate dal 2012, lavoriamo alla riconversione”

Il futuro del Parco Europa potrebbe passare da un piano articolato di interventi presentato dall’assessore al Verde, Francesco Tresso, in risposta all’interpellanza del consigliere di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao. Se da un lato sono arrivate segnalazioni di degrado e trascuratezza, dall’altro l’amministrazione rivendica una manutenzione ordinaria regolare e un progetto più ampio di riqualificazione complessiva.

La questione fontane

Per esempio, chiarisce Tresso, “il servizio di sfalcio, pulizia e monitoraggio del parco viene svolto secondo il cronoprogramma previsto e senza disservizi segnalati. Quanto alle fontane ornamentali, ricorda che risultano spente dal 2012 per effetto dei provvedimenti nazionali sul contenimento della spesa pubblica”. Per questo motivo l’area sarà oggetto di una trasformazione: le vasche inattive verranno riconvertite in aiuole a bassa manutenzione, dedicate alla biodiversità, un intervento che ridurrà i consumi idrici e migliorerà la qualità ecologica del parco. Per sostenere economicamente questa riconversione, il Comune ha attivato azioni di crowdfunding in collaborazione con realtà nazionali come la Fondazione Silva e sta avviando la ricerca di sponsorizzazioni private, così da non gravare sul bilancio pubblico.

Il bar e l’ex casa del custode

Nel quadro di valorizzazione della collina e del fiume Po, il parco Europa riveste un ruolo strategico: si inserisce infatti in un progetto più ampio che comprende il ripristino della navigazione del Po, la riqualificazione della ciclopista e il recupero degli attracchi fluviali, con l’obiettivo di rafforzare la continuità paesaggistica tra città, fiume e collina. L’assessore ha anche colto l’occasione per annunciare una manifestazione di interesse per la gestione del bar-ristorante e dell’ex casa del custode, che l’Amministrazione intende trasformare in presìdi di accoglienza, socialità e cura del paesaggio. Strutture che, rinnovate e animate, potrebbero restituire vita e identità a uno dei punti panoramici più amati della città. La riqualificazione passa anche dalle alberature: nel solo 2025 sono state messe a dimora 34 nuove specie, tra cui ciliegi, aceri e gelsi, per aumentare la biodiversità e migliorare la gestione naturalistica dell’area. “Per i graffiti - conclude Tresso -, si procederà compatibilmente con le risorse disponibili”.

Big Bench

Tra le possibili novità anche l’installazione di una Big Bench, attualmente allo studio con la Fondazione Big Bench Community Project: un’iniziativa considerata di potenziale interesse turistico, da realizzare però solo con finanziamenti privati e previo parere paesaggistico favorevole. Meno rosea, tuttavia, è la tesi di Firrao. “Il Parco Europa rappresenta una delle terrazze panoramiche più suggestive della nostra città - replica -. Oggi però appare in parte trascurato, quando invece dovrebbe essere valorizzato come punto di riferimento per i torinesi. È necessario avviare un vero e proprio piano di rilancio. Riqualificare Parco Europa significa investire sull’immagine di Torino, sul rapporto tra città, collina e fiume, e sulla qualità degli spazi pubblici destinati alla socialità e al benessere collettivo”.