Centro - 01 dicembre 2025, 17:40

Troppi cani liberi nei giardini La Marmora, Abruzzese: "Servono più responsabilità e controlli"

Il Comune: "Nessuna segnalazione recente, ma la Polizia Locale effettuerà controlli mirati"

Una foto d'archivio dei giardini La Marmora

Cani lasciati liberi senza guinzaglio nei giardini La Marmora, tra via Cernaia e via Bertola: a sollevare il caso è il consigliere comunale Pietro Abbruzzese, che nelle scorse settimane ha presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti e interventi. Un tema tutt’altro che marginale, considerando che Torino è tra le città con la più alta presenza di cani per nucleo familiare: il 46% delle famiglie ne possiede almeno uno, un dato superiore alla media nazionale.

Le segnalazioni arrivate al consigliere  - molte provenienti da cittadini, famiglie e frequentatori abituali del giardino - parlano di cani di ogni taglia lasciati liberi di circolare senza guinzaglio, anche in prossimità dei dehors dei locali e delle aree frequentate da bambini e anziani. "La taglia di un cane o il suo carattere affettuoso non possono sostituire il rispetto delle regole", sottolinea Abbruzzese, che invita il Comune a ribadire con fermezza l’applicazione del regolamento comunale e a intensificare i controlli della Polizia Municipale.

Cosa dicono i regolamenti

A fornire i chiarimenti richiesti è stato l’assessore al Verde, Francesco Tresso, che ha ricordato come il Regolamento comunale numero  320 sia molto esplicito: nei parchi, giardini e aree verdi pubbliche i cani devono essere tenuti al guinzaglio non più lungo di due metri. Per gli animali di indole mordace è inoltre obbligatoria la museruola, mentre i cuccioli sotto i sei mesi ne sono esentati.

La vigilanza spetta al Corpo di Polizia Municipale, incaricato di applicare sanzioni quando necessario. Negli ultimi mesi, tuttavia, il Comando non risulta aver ricevuto segnalazioni specifiche sui giardini La Marmora. "La sezione 1 effettuerà comunque monitoraggi, sia in divisa sia in borghese", fa sapere l’assessore.

Comune: "Serve responsabilità"

Tresso ha ricordato anche le iniziative già promosse dal Comune per favorire una corretta gestione degli animali, come gli incontri “Cani in famiglia e in città”, realizzati con veterinari, comportamentalisti e Polizia Municipale. Un percorso educativo pensato per i proprietari, “anello debole” della catena secondo Abbruzzese, che denuncia atteggiamenti arroganti e la convinzione - diffusa - che “il proprio cane non dia fastidio a nessuno”.

ph.ver.