La GAM Torino si è aggiudicata il contributo di Strategia Fotografia 2025 per l’acquisizione di un nucleo di 15 fotografie di Lisetta Carmi, parte della serie Erotismo e autoritarismo a Staglieno, 1966-67, nata su invito del Comune di Genova e che tuttavia mostra una diversa natura della sua opera, rispetto agli altri suoi coevi reportages cittadini, dedicati al porto, all’anagrafe e all’ambiente industriale.
La GAM intende rendere omaggio a una grande fotografa del secondo Novecento, sino ad ora non ancora rappresentata nelle collezioni del museo, con un progetto espositivo che aprirà il prossimo mese di maggio dove le 15 fotografie acquisite saranno poste in dialogo con alcune sculture della collezione GAM, scelte dalla raccolta di statuaria e plastica di secondo Ottocento e primo Novecento. Si tratta di opere di Innocenzo Spinazzi, Edoardo Rubino, Pietro Canonica e Gaetano Cellini.
Il raffronto tra fotografico e scultoreo consente di aprire una più ampia riflessione sull’antico intreccio tra immagine fotografica e morte. Un legame che riguarda, ancor prima della fotografia, proprio la scultura, col suo cristallizzante “effetto Medusa”. Sarà anche l’occasione per riconsiderare la storia di scultori che utilizzarono il mezzo fotografico, come Medardo Rosso e Brancusi, e di fotografi che si misurarono con il tentativo di dare vita alla scultura, come Mimmo Jodice e Berengo Gardin.
L’esposizione inaugurerà il 21 maggio 2026 negli spazi della Collezione GAM.