Dopo la chiusura e l'abbandono, si addensano nubi sul nuovo futuro dell'ex scuola Salvo D'Acquisto. L'istituto di via Tamagno 3 avrebbe dovuto essere riconvertito a residenza universitaria. Ma al momento il progetto di recupero non è ancora stato finanziato da Roma.
La storia
A chiarirlo la vicepresidente regionale Elena Chiorino, rispondendo ad un'interrogazione della consigliera Pd Nadia Conticelli. Occupata dagli anarchici in passato, negli ultimi anni la storia di questa primaria è stata piuttosto travagliata.
L'edificio è molto grande: quando venne costruito negli anni '70 come Polo Educativo Integrato, possedeva piscine, piste di pattinaggio, aule luminose, un giardino e addirittura una pista di pattinaggio. L'ex piscina E8 è diventata la palestra per discipline acrobatiche targata VertiGimn, mentre la Salvo d'Acquisto è vuota dal giugno 2018.
Il progetto
Il progetto per il recupero è stato inserito nel V Bando della legge 338/2000, che prevede il cofinanziamento statale al 75% per il recupero delle strutture destinate ad ospitare gli studenti universitari. La Regione ha presentato cinque proposte: mentre le altre risultano finanziate, quella della scuola di via Tollegno è stata ammessa "con riserva, cioè potenzialmente finanziabile non appena il Ministero renderà disponibili ulteriori risorse"
Una notizia negativa, anche perché quell'area di Barriera di Milano nei prossimi anni andrà incontro ad un processo di riqualificazione, tra la metro 2 ed il recupero dell'ex Manifattura Tabacchi. Proprio il sito industriale è destinato a diventare un polo universitario, con aule studio e laboratori.
"Ad oggi - ha chiarito Chiorino - nessuna decisione definita è stata presa sul progetto della Salvo d'Acquisto. Se nei prossimi mesi dovesse essere finanziato, Regione ed Edisu prenderanno una valutazione puntuale sotto il profilo tecnico ed economico".














