Economia e lavoro | 02 dicembre 2025, 15:10

Stretta sul Barattolo, salvi i fondi per i Distretti del Commercio di Vallette e Mirafiori

Palazzo Lascaris manda rassicurazioni alla Città di Torino

Immagine di archivio

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Salvi i fondi per i Distretti del Commercio di Vallette e Mirafiori. Se ancora non c'è la certezza assoluta che il Comune di Torino potrà partecipare al bando regionale per i Duc, oggi da Palazzo Lascaris arrivano rassicurazioni che i finanziamenti potranno essere erogati.

A sollevare la questione il consigliere regionale del M5S Alberto Unia, dopo le polemiche sul Barattolo della scorsa settimana. Su proposta del capogruppo regionale della Lega Fabrizio Ricca, Palazzo Lascaris ha approvato una legge che limita il mercato di Libero Scambio a sole 12 giornate l’anno. 

Stretta sul Barattolo 

Una drastica riduzione quindi per il Barattolo di via Carcano, che si svolge tutti i sabati. Una stretta motivata dal Carroccio con la necessità di contrastare "problemi in termini di sicurezza pubblica, degrado urbano e diffusione di beni di dubbia provenienza".

Il mancato adeguamento alla stretta avrebbe messo a rischio i fondi, circa 300mila euro per la riqualificazione dei negozi di aree periferiche. Il Comune di Torino, nelle scorse settimane, ha avviato un dialogo con la Regione e ora il problema sembra rientrato. Di mezzo sembra si sia messo anche il governatore Alberto Cirio, che non vuole rovinare i buoni rapporti con il sindaco Stefano Lo Russo.

Via libera ai finanziamenti 

La Città ha infatti richiesto di poter procedere ad una stipula di una nuova convenzione per il Barattolo, come previsto dalla legge. La sottoscrizione, si legge nella risposta, "potrebbe ipoteticamente condurre - se verranno concordati i requisiti di sicurezza e legalità richiesti dalla Regione - al superamento dell'esclusione del finanziamento".

Va all'attacco della maggioranza il consigliere regionale del M5S Alberto Unia: "Dopo aver fatto propaganda in ogni modo sul tema del degrado, il centrodestra rischia oggi di penalizzare proprio quelle aree che sostengono quotidianamente di voler valorizzare".

Cinzia Gatti

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