Il 2 Dicembre la Polizia di Stato ha rimpatriato in Gambia – con volo da Milano Malpensa per Banjul e scorta internazionale – il cittadino gambiano di 26 anni indagato per la violenta aggressione avvenuta nei primi giorni di Novembre su un treno della tratta Ponte San Pietro–Milano Porta Garibaldi.
Il 26enne era stato individuato a seguito della brutale aggressione ai danni di una giovane modella brasiliana, colpita con calci, pugni e pesanti minacce («Mi ha detto che mi avrebbe uccisa») a bordo del convoglio ferroviario tra le stazioni di Carnate-Usmate e Arcore. La vittima, riuscita a sottrarsi all’aggressione solo grazie all’utilizzo dello spray al peperoncino, aveva riportato lesioni refertate presso il pronto soccorso.
La mattina successiva ai fatti l’uomo era stato rintracciato e catturato dalle forze dell’ordine, che prontamente intervenivano e lo accompagnavano in Questura per la verifica della posizione sul territorio nazionale.
L’uomo veniva trattenuto presso il CPR di Torino il 5 novembre 2025, su disposizione della Questura di Monza e della Brianza, con successiva convalida dell’Autorità giudiziaria. Contestualmente erano state avviate le procedure di identificazione da parte dell’Ufficio Immigrazione.
Il ventiseienne, già irregolare sul territorio nazionale con permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato, risultava destinatario di un foglio di via obbligatorio di quattro anni, emesso dal Questore di Palermo.
Grazie al tempestivo coordinamento tra le articolazioni della Polizia di Stato, l’irregolare permanenza sul territorio nazionale è stata interrotta e si è potuto procedere al definitivo rimpatrio, che sottrae un soggetto pericoloso dal contesto sociale e contribuisce concretamente alla sicurezza collettiva.